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Seviziate e uccise in diretta social: orrore in Argentina VIDEO

L'efferato triplice omicidio legato a una vendetta del narcotraffico: proteste di piazza a Buenos Aires

di Dave Hill Cirio -


A Buenos Aires, tre giovani donne, Brenda del Castillo (20 anni), Morena Verdi (20 anni) e Lara Gutiérrez (15 anni), sono state attirate con la promessa di ricevere 300 dollari per partecipare a una festa sessuale e sono state sequestrate, seviziate e uccise in una diretta social.

Sequestrate, seviziate e uccise in diretta social

Successivamente, sono state seviziate e uccise brutalmente: le sevizie sono state trasmesse in diretta su un gruppo privato di Instagram con circa 45 persone collegate.

I loro corpi sono stati ritrovati cinque giorni dopo, sepolti dentro sacchi di plastica nel cortile di una casa a Florencio Varela, nella periferia di Buenos Aires.

L’ombra del narcotraffico in Argentina

L’omicidio triplice avvenuto in Argentina ove le giovani sono state seviziate e uccise è stato interpretato dalle autorità come una punizione legata al narcotraffico, probabilmente perché una delle ragazze avrebbe rubato cocaina a un uomo di spicco del narcotraffico locale, identificato come Pequeño J, un narcotrafficante peruviano di 20 anni subito ricercato con mandato internazionale. Nove persone sono state poi arrestate vicino Lima dalle autorità peruviane come autori materiali del delitto. Tra loro, proprio il capo della banda e Matias Ozorio, suo braccio destro, entrambi vertici di un’organizzazione di narcotrafficanti attiva nel quartiere Zavaleta di Buenos Aires.

Chi è Pequeño J

Pequeño J è il soprannome di Tony Janzen Valverde Victoriano, 20 anni ritenuto il capo e mandante dell’organizzazione criminale responsabile di aver ordinato il brutale e tragico sequestro delle giovani poi seviziate e uccise in Argentina.

Nato nel dipartimento di La Libertad, circa 600 km a nord di Lima, Pequeño J dopo i fatti di Buenos Aires avvenuti il ​​19 settembre era dapprima sfuggito a un blitz delle forze dell’ordine in Argentina e successivamente è stato catturato a Pucusana, un balneario a sud di Lima dove tentava di trovare riparo.

Le proteste di piazza

Il caso ha scatenato protesta di massa in Argentina, con migliaia di persone scese in piazza a Buenos Aires chiedendo giustizia, definendo l’evento un “narco-femminicidio” e mostrando indignazione per la crudeltà del gesto e la violenza del narcotraffico sulla popolazione vulnerabile.

Le autorità locali hanno espresso preoccupazione per il livello di brutalità utilizzato e per il segnale di potere che i gruppi criminali stanno cercando di trasmettere con questi atti estremi.


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