Jeff Wall esplora la società alle Gallerie d’Italia
Intesa Sanpaolo nella sede torinese delle Gallerie d’Italia apre al pubblico dal 9 ottobre 2025 al primo febbraio 2026 la nuova mostra intitolata “ Jeff Wall Photographs”, dedicata a uno dei più influenti artisti fotografici contemporanei, per la curatela di David Campany, scrittore, critico d’arte e direttore creativo dell’International Center of Photography di New York.
Jeff Wall, nativo di Vancouver nel 1946, da oltre quaranta anni si muove tra la messa in scena meticolosa e l’osservazione documentaria, realizzando immagini che esplorano ogni aspetto della società contemporanea. Al tempo stesso familiari e inquietanti, le sue fotografie elevano le situazioni di tutti i giorni a scene di sapore quasi onirico, nelle quali è molto forte la componente dell’immaginazione, della fantasia e dell’allucinazione.
Wall affronta le principali questioni sociali e politiche, esplorando i modi complessi inesse plasmano le nostre vite. Le tematiche legate alla natura, alla guerra, al genere, alla razza, alla classe ricorrono niente suoi lavori, che à prima vista risultano spesso enigmatici.
“Portare Jeff Wall con Photographs alle Gallerie d’Italia di Torino conferma l’identità di un luogo aperto alla città per offrire occasioni di incontro e approfondimento con i più Importanti protagonisti dell’arte internazionale – ha dichiarato Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo – ospitiamo le immagini più significative del grande artista canadese che, tra cinema e fotografia, raccontano la complessità del mondo contemporaneo, calamitando l’attenzione del pubblico, grazie anche alle imponenti dimensioni delle opere che ne amplificano la forza suggestiva”.
La mostra alle Gallerie d’Italia di Torino di Intesa Sanpaolo con 27 opere esposte raccoglierà ogni aspetto dell’opera del fotografo canadese, dalle fotografie più importanti degli anni Ottanta fino a quelle più recenti realizzate nel 2023, raccontandone la realizzazione a più livelli. Il percorso espositivo propone una selezione significativa dei famosi lightbox di Wall, mutuati dal linguaggio pubblicitario, oltre a stampe in bianco e nero e a colori. Le sue imponenti immagini, presentate a grandezza naturale, sono tra le opere più celebri dell’arte contemporanea, capaci di esercitare un fascino magnetico e misterioso sugli spettatori.
La ricerca di Jeff Wall non è orientata al reportage che cattura l’istante e registra l’evento reale: “Non sono un cacciatore di immagini- ha recentemente affermato”. Egli lavora con tempi dilatati avvalendosi anche delle tecnologie digitali, e costruisce elaborati tableau fotografici messi in scena e illuminati con un processo creativo paragonabile a quello della cinematografia. L’effetto è quello di una fotografia “quasi” documentaria, in quanto le rappresentazioni di scene di vita quotidiana deriva sempre da un paziente lavoro di composizione. Jeff Wall non riproduce la realtà, ma la ricostruisce, in quanto una volta conto un soggetto interessante comincia a ricostruirlo a partire da un luogo più adatto, un luogo dove l’azione avrebbe potuto svolgersi. Le sue immagini sono spesso costruite in base a citazioni di capolavori dell’arte come dipinti di Hokusai, Delacroix e Manet, della letteratura e del cinema, neorealismo italiano in primis. In mostra si possono ammirare alcune delle sue opere più iconiche, come “The Thinker”, che rimanda al pensatore di Augusto Rodin, “After ‘invisible man’ by Ralph Ellison”, “The prologue”, che trae spunto dal romanzo dello scrittore statunitense Ellison, “Odradek”, “Táboriská 8 Prague”, “18 july 1994”, ispirato a un racconto di Franz Kafka. Apre il percorso espositivo “The gardens”, opera fotografica realizzata nel 2017 e ambientata nei giardini di via Silvio Pellico, vicino a Torino. La composizione del trittico presenta tre immagini sequenziali di figure che si muovono in un laboratorio di siepi, dove gli stessi personaggi appaiono come doppi, suggerendo il tema dell’espulsione dal Paradiso, con l’ambiguità temporale e narrativa tipica di Wall. Le opere del fotografo fanno parte di importanti collezioni internazionali, ed è stato protagonista di mostre personali nei principali musei del mondo, la Tate Modern di Londra, il MoMa di New York, il San Francisco Museum of Modern Art, il Deutsche Guggenheim di Berlino.
La mostra sarà affiancata da un ricco palinsesto di eventi di approfondimento a ingresso gratuito per il tradizionale “Public program #INSIDE” del mercoledi sera. Ad inaugurare gli appuntamenti, un doppio incontro giovedi 9 febbraio prossimo, alle ore 18, quando il curatore David Campany dialogherà con l’artista, offrendo uno sguardo sul proprio lavoro e sul ruolo della fotografia oggi.
Il museo di Torino, insieme a quelli di Milano, Napoli e Vicenza è parte del progetto museale delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Educative Director Arte, Cultura e Beni Storici della banca.
Mara Martellotta ilTorinese.it
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