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Esteri

Olanda al voto, la sfida di Wilders

Le previsioni indicano che nessuno dei 27 partiti in lizza potrà raggiungere i 76 seggi necessari per governare da solo

di Angelo Vitale -

Wilders attorniato dalla folla


L’Olanda torna al voto dopo una lunga serie di crisi di governo: seggi aperti fino alle 21, occhi puntati su Wilders. Il precedente esecutivo guidato da Dick Schoof – un governo tecnico – è crollato in giugno a causa delle profonde divisioni sulla politica migratoria.

Olanda, un nuovo voto

Ora, gli elettori tornano alle urne con una scena politica molto frammentata: 27 partiti in corsa.

La sfida più accesa è quella del leader del partito nazionalista Geert Wilders, alla guida del suo partito Partito per la Libertà. Dopo il successo del 2023 – quando ottenne 37 seggi – oggi il suo partito è stimato attorno ai 30-31 seggi. Wilders si presenta come “l’unico a difendere l’identità olandese”. Ha promesso di “fermare l’immigrazione di massa e la perdita della nostra cultura”.

Tortuosa la sua strada: tutti i principali partiti hanno escluso un’alleanza con lui perché lo considerano troppo radicale o inaffidabile.

Incertezze per Timmermans

Sul versante opposto, nell’Olanda al voto e tutti gli occhi puntati sull’esito del partito di Wilders, il centrosinistra guidato da Frans Timmermans (ex vicepresidente della Commissione europea) – con i partiti GroenLinks e Partito del Lavoro – punta a conquistare gli elettori stanchi del caos politico. Timmermans ha detto: “Questo è uno dei Paesi più ricchi del pianeta, ma la fiducia collettiva è ai minimi. Dobbiamo ricostruirla”.

Anche i centristi del Democratici 66 , guidati da Rob Jetten, e i cristiano-democratici del Cda con Henri Bontenbal, propongono politiche moderate e un impegno europeo più forte.

I temi della campagna elettorale

Tra i temi centrali, la questione migratoria resta sensibile, ma ha perso parte della spinta del 2023. Al contrario, emergono con forza la crisi abitativa, il caro-vita e la sostenibilità del sistema sanitario.

Inoltre, molti partiti moderati propongono di alzare la spesa per la difesa fino al 3,5% del Pil e rafforzare l’integrazione militare europea.

Le previsioni, Wilders avverte…..

Le previsioni indicano che nessun partito riuscirà da solo a raggiungere i 76 seggi necessari per governare.

I negoziati per formare una coalizione potrebbero quindi durare mesi: già i preparativi per l’ultimo governo erano durati 223 giorni. In proposito, Wilders ha avvertito: “La democrazia sarà morta se vincerò ma non potrò governare”.

Questa consultazione riveste un’importanza non solo nazionale. Per l’Europa, l’uscita da due anni di instabilità politica nei Paesi Bassi significherebbe recuperare un partner stabile e affidabile.


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