Olanda, crolla il governo sotto i colpi di Geert Wilders
Terremoto politico in Olanda. Il primo ministro Dick Schoof è stato costretto a dimettersi dopo la decisione di Geert Wilders di ritirare il suo partito, il Pvv (Partito per la Libertà), dalla coalizione di governo. Schoof ha definito lo strappo di Wilders “irresponsabile e inutile”.
“Negli ultimi giorni ho ripetutamente informato tutti e quattro i leader dei partiti che, a mio parere, la caduta del governo è non necessaria e irresponsabile”, ha detto Schoof ai giornalisti. Il premier guiderà un’amministrazione provvisoria fino alla formazione di un nuovo esecutivo dopo il ritorno dell’elettorato olandese alle urne.
Alla base della rottura, le divergenze tra il Pvv e gli alleati sulla politica migratoria, uno dei temi centrali del programma di Geert Wilders. “Non c’è stata alcuna firma sul nostro piano per l’asilo. “Il Pvv lascia la coalizione”, ha scritto il leader di estrema su X, evidenziando i ritardi nell’attuazione della “politica sull’immigrazione più severa mai vista nei Paesi Bassi”, promessa e non mantenuta dalla coalizione di maggioranza composta dal Movimento per i cittadini agricoltori, dal Nuovo contratto sociale (Nsc) di centro e dal partito liberal conservatore Vvd, oltre al già citato “Partito per la Libertà”, primatista di consensi nella tornata del novembre 2023. Wilders ha reso noto di aver informato Schoof del ritiro dei suoi ministri.
Le opposizioni spingono per un ritorno veloce al voto. “L’Olanda merita un governo che unisca la gente e che lavori su soluzioni reali. È ora di votare, siamo pronti”, ha affermato Frans Timmermans, il capo dell’alleanza fra Laburisti e Verdi, principale gruppo della minoranza, in un intervento in Parlamento in cui ha accusato il governo in carica da poco meno di un anno di aver portato il Paese a uno stallo nel momento in cui c’è un conflitto in Europa e la gente guarda con paura al futuro. “Questo è quello che accade quando si dà potere agli estremisti”, ha concluso Timmermans, ex vice presidente della Commissione europea nel corso del primo mandato di Ursula von der Leyen.
La crisi politica è arrivata al suo apice a 3 settimane dal vertice dei leader della Nato, che si terrà all’Aia i prossimi 24 e 25 giugno.
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