Oggi è il decimo anniversario della strage del Bataclan
L'attacco Isis a Parigi costò la vita a 130 persone
La Francia e l’Europa ricordano il decimo anniversario della strage del Bataclan. Che inaugurò una stagione di terrore senza precedenti, almeno dalla caduta del Muro di Berlino in poi, sul territorio europeo. L’attentato, un’azione pianificata e rivendicata dall’Isis, rappresentò la più sanguinosa e feroce azione terroristica sul territorio francese dalla Seconda guerra mondiale. Fu una serata di sangue e piombo, una vera e propria azione di guerra pianificata al dettaglio che coinvolse parecchi punti nevralgici di Parigi. Il tributo di sangue più alto fu pagato proprio al teatro.
Il decimo anniversario della strage del Bataclan
Dieci anni fa, il commando composto da tre terroristi armati di Ak-47, fucili a pompa, bombe a mano e cinture esplosive, colpì al concerto degli Eagles of Death Metal. Fu una pioggia di morte sui 1.500 spettatori. Rimasero uccise novanta persone. Nel frattempo, gli altri terroristi erano entrati in azione un po’ in giro per tutta Parigi. Prima era stato colpito lo Stade de France, dove c’erano 80mila persone. Un’esplosione di fronte al ristorante Events nei pressi di uno degli ingressi del campo sportivo dove la Francia sarebbe scesa in campo contro la Germania. Un evento a cui era atteso, tra gli altri, l’allora presidente François Hollande. Esplosioni e sparatorie si registrarono in tutto il centro della città. Il bilancio complessivo fu devastante: 130 vittime, 413 feriti di cui 99 gravi.
La Francia non dimentica
La giornata di oggi, in cui si ricorda il decimo anniversario della strage del Bataclan, passerà tra cerimonie, minuti di raccoglimento, fiori, lacrime e lunghi dibattiti istituzionali e televisivi. Quella è una ferita che resta aperta. Per la Francia ma soprattutto per l’Europa. Che marchiò a fuoco l’immaginario europeo. Da allora in poi, fino al 2018, in tutto il Vecchio Continente si registrarono altri attacchi sanguinosissimi. L’incubo che qualcuno, dal nulla, iniziasse a sparare, o investisse gente pacifica urlando Allah Akbar è diventato reale. L’Isis divenne lo spauracchio, l’Europa si scoprì impreparata a uno scenario di terrore. Dieci anni sono passati. Tanto è cambiato. La memoria resta.
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