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Morto Jimmy Cliff, icona del reggae giamaicano

A dare la notizia della morte, la moglie Latifa Chambers

di Redazione -


Jimmy Cliff, voce leggendaria del reggae giamaicano e protagonista del film cult poliziesco “Più duro è, più forte cade” (“Harder They Come”, 1972) di Perry Henzell è morto all’età di 81 anni. Nato come James Chambers il 30 luglio 1944, ottavo di nove figli, crebbe in condizioni di povertà. Iniziò a cantare nella chiesa locale all’età di sei anni, mostrando subito un talento cristallino.

Le tappe fondamentali della vita di Jimmy Cliff

A 14 anni si trasferì a Kingston, dove adottò il cognome d’arte “Cliff”, simbolo delle vette che ambiva a raggiungere nella carriera musicale. Il suo primo successo nazionale fu “Hurricane Hattie”. Nel 1964 fu scelto per rappresentare la Giamaica all’Esposizione Universale di New York. La sua canzone di protesta “Vietnam” fu definita da Bob Dylan “la miglior canzone di protesta mai ascoltata”. È uno dei pochi musicisti ad aver ricevuto l‘Ordine al Merito Giamaicano.

Il messaggio della moglie

A dare la notizia della morte, la moglie Latifa Chambers, che ha scritto su Instagram: “È con profonda tristezza che vi annuncio che mio marito, Jimmy Cliff, è mancato a causa di una crisi epilettica seguita da polmonite. Sono grata alla sua famiglia, ai suoi amici, ai suoi colleghi e artisti che hanno condiviso con lui il suo percorso. A tutti i suoi fan in tutto il mondo, sappiate che il vostro sostegno è stato la sua forza per tutta la sua carriera… Jimmy, tesoro mio, che tu possa riposare in pace. Seguirò i tuoi desideri”. Il suo messaggio è stato firmato anche dai figli, Lilty e Aken.

Jimmy Cliff e i suoi successi

Cliff è stato uno dei pochi artisti in grado di portare il reggae dalle stradine di Kingston, ai palcoscenici internazionali. Tra i suoi successi più conosciuti, “Reggae Night”, “Hot Shot”, “Sitting in Limbo”, “Wild World”, “I Can See Clearly Now”, “You Can Get It If You Really Want” e “Many Rivers to Cross”.


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