Economia

Smart cities, a Torino un acceleratore per le startup

di Alessandro Borelli -


Prende il via Torino Cities of the Future Accelerator, il primo acceleratore italiano di startup dedicato alle Smart Cities. L’iniziativa nasce da un’intesa tra Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo Innovation Center in collaborazione con l’acceleratore americano Techstars. E rientra nella più ampia partnership avviata nel 2019 con l’obiettivo di favorire lo sviluppo della città di Torino come ecosistema internazionale per l’innovazione e la sua affermazione come modello di successo in Italia e in Europa.

Torino Cities of the Future Accelerator camminerà sul percorso avviato dal Techstars Smart Mobility che ha già accelerato 23 startup internazionali in due anni e punta a garantire opportunità di crescita alle realtà che sviluppano soluzioni innovative per le smart cities. Soprattutto per i trasporti, l’housing, l’energy, le infrastrutture, l’istruzione e l’assistenza sanitaria.

Tre le imprese italiane selezionate, tutte con sede a Torino:Family+Happy, che ha ideato un servizio di babysitter certificate; Strategic BIM, che propone la gestione digitale e in remoto di grandi edifici; Gymnasio, che ha sviluppato una tecnologia per il fitness domestico.

Alle italiane si aggiungeranno la svizzera HivePower e la francese Voltaage, l’ucraina Inputsoft, le inglesi Lawyerd, Optimiz e X Works, la tedesca Natix, la rumena Nrgi, l’ungherese Volteum. Tutte operative in energy, trasporto aereo, mobilità e gestione del copyright.

“Torino Cities of the Future Techstars Accelerator intende far leva sul talento imprenditoriale per sviluppare soluzioni di frontiera che rendano le città di domani maggiormente sostenibili, inclusive e resilienti secondo una logica SDG. – spiega Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo – In una prospettiva di ecosistema, il rafforzamento della partnership con Techstars rappresenta un prezioso volano per l’attrazione di startup ad alto potenziale che possano stabilizzarsi e crescere sul nostro territorio”.

Il progetto segue il segno della Next Generation EU e dell’Agenda 2030 dell’Onu, assorbiti dalla mission di Fondazione CRT e OGR Torino, il complesso industriale di fine Ottocento divenuto società strumentale della Fondazione CRT e che sarà il quartier generale dell’acceleratore.


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