Attualità

A Napoli il primo computer quantistico

di Angelo Vitale -

Quantum Physics. Original public domain image from Wikimedia Commons


Parte dal Mezzogiorno la rivoluzione quantistica. L’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’azienda internazionale Seeqc lavorano insieme sui quantum computer, che consentono di affrontare problemi finora non risolvibili grazie a un nuovo metodo e con numerosi vantaggi computazionali. Calcolatori che coniugano le leggi della fisica e della meccanica quantistica che studia le particelle subatomiche. La loro unità è il qubit, che può assumere più valori.

L’atmosfera è carica di attese: “Sarà una macchina unica in Italia e tra le poche presenti in Europa – dice Francesco Tafuri, docente di Fisica della Materia al Dipartimento di Fisica dell’Ateneo parteneopeo – . La fisica che c’è dietro è entusiasmante e magnifica. L’idea è quella di renderla fruibile anche per le imprese e altri campi della fisica”. E di quantum computer si parlerà nel capluogo campano anche il 10 maggio, in occasione dell’Innovation Village.

Il computer quantistico sarà in grado di risolvere un problema matematico in 200 secondi, invece dei 10mila anni previsti dall’algoritmo proposto da Google su un supercomputer. Per lavorare, gli è necessaria una temperatura inferiore ai 270 gradi sottozero. Questo, l’ambiente che nascerà nei locali del Dipartimento di Fisica della Federico II. “Intendiamo realizzare una piattaforma di computazione quantistica full stack, cioè completa, che va dall’hardware al firmware, fino all’interfaccia cloud per l’utente finale”, spiega Marco Arzeo, Lab manager Seeqc-Eu.


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