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L’ex colf di Gianluca Vacchi gli fa causa: “Mi insultava se non andavo a tempo nei balletti su Tik Tok”

L’ex collaboratrice domestica filippina denuncia le “condizioni degradanti” del suo lavoro per il miliardario influencer, tra turni massacranti, assenza di ferie e scatti d’ira. E chiede 70 mila euro di risarcimento

di Davide Romano -


Dietro la patina allegra e colorata dei balletti social di Gianluca Vacchi si celerebbe un vero e proprio regno del terrore. Almeno stando al racconto della sua ex colf filippina, che lo ha denunciato con l’accusa di averla costretta a lavorare in “condizioni degradanti”. Niente ferie o riposi previsti dalla legge, turni massacranti, straordinari non pagati, multe di 100 euro per ogni capo di abbigliamento dimenticato nella preparazione delle valigie. Un vero e proprio elenco di vessazioni, dove tuttavia non mancano elementi bizzarri o divertenti, come gli scatti d’ira di Gianluca Vacchi che avvenivano se i suoi dipendenti non “eseguivano alla perfezione” i balletti per i suoi video su Tik Tok. “Vacchi inveiva contro i domestici”, si legge nell’atto depositato in tribunale, “lanciando il cellulare e spaccando la lampada utilizzata per le riprese”.

A denunciare Vacchi non è solo l’ex colf; come lei anche altri due dipendenti chiedono un risarcimento di 70mila euro per le condizioni di lavoro a cui sarebbero stati sottoposti. Le violazioni del contratto di lavoro sarebbero state all’ordine del giorno, la collaboratrice avrebbe dovuto lavorare sei giorni a settimana per circa sei ore al giorno, mentre i turni sarebbero stati massacranti, a volte fino a 20 ore al giorno in una singola giornata. Nel resoconto dell’ex domestica i momenti peggiori sarebbero stati vissuti durante il soggiorno nella villa in Sardegna a Porto Cervo: “L’orario si estendeva indicativamente dalle 10 di mattina alle 3 di notte, a volte anche fino alle 4 o alle 5”, si legge nell’atto. Come se non bastasse Vacchi avrebbe fatto firmare ai suoi dipendenti una clausola di riservatezza, pena la decurtazione di 50mila euro dal Tfr. Un ulteriore elemento vessatorio secondo il racconto della donna. Dopo il licenziamento l’ex colf e gli altri due dipendenti hanno deciso di portare di fronte ad un giudice l’ex datore di lavoro; a novembre sarà il tribunale a decidere se accogliere o meno la richiesta e rinviarlo a giudizio.

Un eventuale processo potrebbe rappresentare un duro colpo per l’immagine di Gianluca Vacchi, proprio ora che con l’uscita della serie sulla sua vita “Mucho Màs”, lanciata in questi giorni da Amazon Prime, stava tentando di riposizionarsi a livello di immagine, rifiutando il cliché del ricco annoiato tutto frivolezza ed egocentrismo. Nella serie viene affrontato il rapporto con gli amici, la madre e con la modella Sharon Fonseca, che un anno e mezzo fa gli ha dato la figlia Blu Jerusalema. Insomma non più un Gianluca Vacchi solo social, balletti ed eccessi, ma l’uomo, il padre, l’amico, l’imprenditore. Se il giudice dovesse confermare le accuse degli ex domestici ci troveremmo di fronte al racconto di Gianluca Vacchi in versione negriero. Con tanti saluti al maquillage di “Mucho Màs”.


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