Cronaca

Notte di scontri a Tirana alla vigilia di Roma-Feyenoord. Arrestati 60 tifosi, 48 italiani e 12 olandesi

Dal centro alla periferia, la capitale albanese è stata teatro di incidenti tra le due tifoserie e la polizia. Diversi feriti, almeno 50 persone espulse dal Paese. E in un video un agente punta una pistola contro un gruppo di tifosi

di Davide Romano -


Notte di scontri a Tirana tra tifosi della Roma, del Feyenoord e la polizia. Nella serata considerata più a rischio, quella prima della finale di Conference League in programma oggi, è accaduto esattamente quello che si temeva. Il bilancio è quello di un bollettino di guerra: 60 arrestati (di cui 48 italiani), 50 espulsi dal Paese rimpatriati con nave e aerei, 10 poliziotti feriti, un veicolo distrutto. Gli incidenti si sono verificati in varie parti della città, dal centro alla periferia, centinaia di persone armate di bastoni, bottiglie e pietre si sono affrontate per tutta la notte. Al momento si contano due romanisti feriti, due albanesi feriti di cui uno alla testa in modo serio e diversi tifosi olandesi contusi.

Secondo alcuni resoconti gli scontri sarebbero partiti nei pressi di un bar di Tirana dove alcuni albanesi avrebbero urlato “Roma, Roma” in faccia ad alcuni tifosi olandesi. Uno degli albanesi che avrebbe contribuito a far partire gli scontri è rimasto ferito alla testa, colpito per sbaglio con una sedia da un suo connazionale (come si vede chiaramente in un video che sta circolando in rete). Gli agenti hanno contenuto con difficoltà i disordini, causati soprattutto dal tentativo degli hooligans del Feyenoord di raggiungere i tifosi della Roma: in un video diffuso dalla Cnn si vede addirittura un poliziotto estrarre una pistola e puntarla contro un gruppo di tifosi. Negozi e veicoli distrutti, polizia che spara lacrimogeni, Tirana si è trasformata in un campo di battaglia. Al momento la situazione sembra tornata sotto controllo, anche grazie alla decisione delle autorità albanesi di proclamare per oggi una festività cittadina, di pedonalizzare una vasta area intorno allo stadio con controlli a tappeto.

Del resto gli elementi necessari affinché la situazione degenerasse c’erano tutti. Il grande esodo dei romanisti per una finale europea dopo più di trent’anni, la compresenza di una delle tifoserie più violente d’Europa come quella del Feyenoord, l’inesperienza delle autorità albanesi alle prese per la prima volta con l’organizzazione di un evento di questa portata. A rendere l’ambiente ancora più frizzante ci ha pensato poi la vicinanza storica e geografica tra Italia e Albania, che ha spinto gli albanesi a simpatizzare per la Roma, come dimostra la gigantografia di Josè Mourinho realizzata su un palazzo di Tirana e le dichiarazioni del premier albanese Edi Rama che non ha nascosto la sua preferenza per i giallorossi.


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