Addio ad Andrea de Adamich, una vita di corsa
Aveva 84 anni. Dalle gare in Formula 1 alla sicurezza stradale
I motori si sono spenti, lutto per gli sportivi: è morto Andrea de Adamich. Già pilota di Formula 1, conobbe una seconda (e longevissima) giovinezza come telecronista e giornalista. A dare la notizia è stato il sito di SportMediaset. De Adamich aveva 84 anni e fino al 2009 era stato il volto e la voce ufficiale, per le reti di Cologno Monzese, del mondo dei motori, dell’automobilismo. Che aveva iniziato a commentare a distanza di pochi anni dal ritiro dalle corse.
Andrea de Adamich, addio al volto delle corse
Nato in Friuli, fin da giovanissimo s’era appassionato alle corse e ai motori. Ha gareggiato in tutte le categorie, scalando ogni gradino della gavetta che lo ha portato, poi, ad esordire nel circuito più prestigioso delle corse internazionali. La svolta nella carriera da pilota fu la conquista del titolo italiano di Formula 3, avvenuta nel 1965. Exploit che lo fece notare dall’Alfa Romeo. Con la quale vinse ben due campionati europei Turismo a bordo della mitica Giulia Gta. Poi il salto in F1.
Dalla F1 al ritorno (in sala stampa)
Andrea de Adamich esordì nel circus della Formula 1 nel 1968. Accanto a campioni già leggendari come Graham Hill, Jim Clark e Mario Andretti, che correvano per la Lotus, Jack Brabham (con la sua scuderia). De Adamich correva in Ferrari, insieme a Jacky Ickx, Chris Amon e Derek Bell. L’altro italiano, il grande (e sfortunato) Ludovico Scarfiotti era alla guida di una Cooper. Rimase nel circus per cinque anni e cambiò diverse squadre: Ferrari, poi McLaren, March, Surtees e Brabham. Si ritirò nel 1974 dopo una parentesi nel campionato prototipi. La passione, però, non si spegne. E così Andrea de Adamich trovò il modo di tornare nel mondo delle corse.
La scommessa (vinta) di Cologno Monzese e la sicurezza stradale
Dopo quattro anni dal ritiro, Andrea de Adamich entrò a far parte della scuderia Fininvest che poi sarebbe diventata Mediaset. Una lunghissima militanza, dal 1978 al 2009 insieme a Guido Schittone. Nel 1991 fondò il Centro Internazionale Guida Sicura, proseguendo la sua storica collaborazione con Alfa Romeo. Per i suoi meriti, il 2 giugno 2022 era stato nominato Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
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