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Asse con la Russia e linea dura su Taiwan: il decalogo del ministro Li Shangfu

di Ernesto Ferrante -


Il consigliere di Stato cinese e ministro della Difesa nazionale Li Shangfu ha partecipato all’11ma Conferenza sulla sicurezza internazionale a Mosca, dove ha tenuto un discorso nel corso del quale ha definito le relazioni militari Cina-Russia un modello di cooperazione “non allineata e non conflittuale che non prende di mira terze parti e favorisce la pace e la stabilità in tutto il mondo”.
Li ha ricordato che il presidente cinese, Xi Jinping, ha lanciato l’Iniziativa sulla sicurezza globale, ha sostenuto un concetto di sicurezza comune, globale, cooperativo e sostenibile e seguito il nuovo percorso di sicurezza di “dialogo anziché confronto, partenariato anziché alleanza e vantaggio reciproco anziché gioco a somma zero”.
Ha poi aggiunto che la Cina è ansiosa di lavorare con altri Paesi per mettere in pratica l’Iniziativa sulla sicurezza globale e infondere maggiori stabilità ed energia positiva in un contesto mondiale caotico.

Nessun cedimento su Taiwan

Nessun “cedimento” sulla questione di Taiwan. “E un affare interno della Cina, riguardo al quale non è tollerata alcuna interferenza straniera”. La riunificazione della Cina “è una tendenza generale della storia”.
Chiaro e diretto l’avvertimento a chi fa leva sull’indipendentismo: i tentativi di giocare con il fuoco su Taipei e cercare invano di “controllare la Cina attraverso Taiwan” sono destinati al fallimento.
La Cina è pronta a condurre esercitazioni congiunte con tutte le nazioni per rafforzare la cooperazione internazionale sul controllo degli armamenti e la non proliferazione nucleare, nonché implementare l’azione coordinata nello spazio, nella biosicurezza, nelle tecnologie che si servono dell’intelligenza artificiale e in altre nuove sfide oltre i tradizionali campi della sicurezza.
I media occidentali hanno commentato in maniera prevalentemente negativa l’evento organizzato dal ministero della Difesa russo. L’Associated Press ha scritto in un rapporto di lunedì che “la partecipazione di Li alla conferenza sottolinea ulteriormente la spinta di Cina e Russia ad allineare le loro politiche estere nel tentativo di minare l’ordine mondiale liberal-democratico guidato dall’Occidente”.

La cooperazione con la Russia

“Non c’è niente di sbagliato nella cooperazione Cina-Russia, e l’opposizione dell’Occidente ad essa riflette il pensiero egemonico dell’Occidente e il suo voler costringere altri paesi a schierarsi”, ha dichiarato al Global Times Cui Heng, un assistente-ricercatore del Centro per gli studi russi della East China Normal University. “Sostenere la Russia nella cooperazione non equivale ad essere anti-occidentali”, ha precisato l’accademico.

Per Song Zhongping, esperto militare cinese e commentatore televisivo, “Cina e Russia sostengono entrambe un mondo multipolare e il multilateralismo”.

“Il rafforzamento della cooperazione strategica, ha proseguito, è un elemento chiave nella salvaguardia della pace e della stabilità regionale e mondiale da parte della Cina e della Russia”.
A luglio, le marine cinese e russa hanno effettuato le esercitazioni congiunte “Northern/Interaction-2023” nel Mar del Giappone, volte a salvaguardare la sicurezza delle rotte marittime strategiche, prima di intraprendere il terzo pattugliamento navale che ha visto le navi da guerra di entrambe le parti navigare nelle acque del Pacifico occidentale e settentrionale.
I media statunitensi hanno riferito che la flottiglia congiunta Cina-Russia aveva raggiunto le acque internazionali vicino all’Alaska, giudicando l’azione “altamente provocatoria”.
“La cooperazione tra le forze armate cinesi e russe è aperta e trasparente e mira a salvaguardare congiuntamente l’equità e la giustizia internazionali, nonché a mantenere la sicurezza e la stabilità mondiali e regionali”, ha spiegato il colonnello Wu Qian, portavoce del Ministero della Difesa nazionale cinese, in una conferenza stampa tenutasi nella giornata di lunedì.
La partecipazione di Li alla conferenza sulla sicurezza, segna la sua seconda visita in Russia quest’anno. Ad aprile, ha fatto della capitale russa la sua prima destinazione all’estero dalla sua nomina a ministro della difesa, con una mossa volta a dimostrare l’alto livello di sviluppo delle relazioni sino-russe, nonché la ferma determinazione a rafforzare la cooperazione strategica delle forze armate.
L’ingegnere aerospaziale che fa parte anche della Commissione militare centrale, ha in programma di incontrare i vertici della Difesa russa e di altri paesi, per poi spostarsi in Bielorussia, dove vedrà i leader politici e militari.

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