Campobasso, morte madre e figlia: tutte le piste seguite
Nulla viene lasciato al caso, anche se, i sanitari dell'Asrem hanno anche paventato la possibilità di un'epatite fulminante
Il procuratore capo di Campobasso, Nicola D’Angelo, ha chiesto a Mobile e Digos, con l’aiuto della Scientifica, di ricostruire minuziosamente quanto accaduto in casa di Gianni Di Vita, a Pietracatella, dalla Vigilia di Natale in poi. Fondamentale per le indagini è avere un quadro chiaro delle varie fasi dell’alimentazione di ogni membro della famiglia, per poter arrivare a dei risultati investigativi efficaci. Diverse le ipotesi in campo: dai cibi guasti agli alimenti conservati e forse contenenti botulino, per finire con un possibile avvelenamento accidentale. Per questo la Polizia ha catalogato e sequestrato tutti i resti degli alimenti e i cibi ancora contenuti nell’abitazione delle due vittime.
L’ipotesi della farina contaminata
Inoltre ha anche effettuato dei prelievi di farina in un mulino del paese, dove a giugno è stata effettuata una disinfestazione con veleno per topi. Niente viene lasciato al caso, anche se, i sanitari dell’Asrem hanno anche accennato alla possibilità di un’epatite fulminante.
Lo stato di salute dei pazienti di Campobasso
“Le condizioni dei pazienti di Campobasso sono stabili. Nessuna novità rispetto all’aggiornamento ufficiale di stamattina. Gli esami sono tuttora in corso”. Lo ha comunicato ieri sera l’Inmi Spallanzani di Roma, dove sono ricoverati in rianimazione il marito e padre della donna 50enne e della 15enne morte all’ospedale Cardarelli del capoluogo molisano per sospetta tossinfezione, e per precauzione in reparto ordinario l’altra figlia che non aveva manifestato sintomi.
Le cause della morte della 15enne
Il decesso della 15enne sarebbe riconducibile a una coagulazione intravascolare disseminata, sindrome devastante che ha portato al crollo delle piastrine e al cedimento multiorgano. “Come Asrem siamo e resteremo al loro fianco e a disposizione della magistratura per chiarire ogni aspetto di questa tragica sorte”, ha assicurato in conferenza stampa il direttore generale dell’azienda sanitaria regione Molise (Asrem), Giovanni Di Santo.
I sequestri disposti dalla magistratura
Come precisato dal vertice aziendale, da subito è stato allertato il Dipartimento di Prevenzione diretto da Carmen Montanaro, con il coinvolgimento di veterinari e tecnici per un’ispezione a 360 gradi nell’abitazione della famiglia, mentre la magistratura ha disposto il sequestro dell’intero immobile, di campioni alimentari e del frigorifero.
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