Attualità

Caso Regeni, rinviati a giudizio i quattro 007 egiziani

di Martina Melli -


Sono stati rinviati a giudizio i quattro 007 egiziani coinvolti nell’omicidio di Giulio Regeni, avvenuto nel 2016 al Cairo. Il processo è previsto per il prossimo 20 febbraio alla Corte d’Assise della Capitale. Nei confronti degli imputati, accuse di concorso in lesioni personali aggravate, omicidio aggravato e sequestro di persona aggravato. 

“Ringraziamo tutti, oggi è una bella giornata”, ha detto la madre di Giulio Regeni, Paola Deffendi, dopo la decisione del gup di Roma. La Presidenza del Consiglio dei Ministri è stata ammessa come parte civile nel procedimento a carico di quattro 007 egiziani.

“L’assenza degli imputati non ridurrà il processo ad un simulacro. Poter ricostruire pubblicamente in un dibattimento penale i fatti e le singole responsabilità corrisponde ad un obbligo costituzionale e sovranazionale. Un obbligo che la Procura di Roma con orgoglio ha sin dall’inizio delle indagini cercato di adempiere con piena convinzione” ha affermato il procuratore aggiunto, Sergio Colaiocco.

La segreteria del Pd, Elly Schlein, ha preso parte a un sit all’esterno del tribunale, a Roma: “Siamo qui per confermare la piena vicinanza alla famiglia di Giulio Regeni e non solo alla scorta mediatica che questa mattina è qui per seguire quello che speriamo essere finalmente la partenza di un processo che è stato molto atteso e a lungo ostacolato ma anche a quel popolo giallo che ha tenuto accesa l’attenzione in questi anni di mobilitazione fin dal febbraio del 2016”.


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