Colloqui di pace: la Russia attende la risposta dell’Ucraina. Le parole di Zelensky sui Taurus tedeschi rischiano di mandare tutto all’aria
La Russia ha dichiarato di essere in attesa della risposta dell’Ucraina alla proposta di colloqui a Istanbul per raggiungere un accordo di pace. “Per quanto ne so, non è ancora arrivata alcuna risposta…dobbiamo attendere una risposta dalla parte ucraina”, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, definendo “non costruttiva” la richiesta fatta da Kiev a Mosca di fornire condizioni di pace prima dell’incontro.
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha informato il suo omologo statunitense Marco Rubio sui preparativi per i negoziati diretti con gli ucraini in Turchia lunedì prossimo. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha esortato le parti “a non chiudere la porta” al dialogo. “Siamo in contatto con la Russia e con l’Ucraina – ha fatto sapere la presidenza turca – Stiamo dicendo loro di non chiudere la porta fintanto che resta aperta”.
“Continuiamo a impegnarci per la pace e continueremo i nostri sforzi. Siamo in contatto sia con la Russia che con l’Ucraina. Consideriamo l’attuale slancio un’opportunità per una pace duratura”, ha sottolineato Erdogan, al ritorno da una visita in Azerbaigian, invitando i suoi omologhi russo e ucraino a “non sprecare” questa opportunità.
La Russia ha rivendicato il controllo di altre tre località nell’est dell’Ucraina. Il ministero della Difesa ha annunciato la conquista da parte delle forze russe della località di Stroivka, nella regione di Kharkiv, e degli insediamenti di Gnativka e Shevchenko Pervoye nel Donetsk.
Vacilla una storica alleanza. Le imprese serbe continuano a fornire munizioni all’Ucraina, nonostante la dichiarata neutralità di Belgrado. A denunciarlo è stata l’intelligence estera russa (Svr). In una nota, si legge testualmente che “l’industria della difesa serba sta cercando di sparare alle spalle della Russia”. Il governo serbo ha mantenuto rapporti amichevoli con la Federazione russa sotto la guida del presidente Aleksandar Vucic, che ha negato in precedenza la fornitura di armi serbe agli ucraini.
L’intelligence russa ha accusato le aziende serbe di aver fatto arrivare armi all’Ucraina tramite intermediari terzi, in particolare Paesi della Nato come Repubblica Ceca, Polonia e Bulgaria. “Più di recente, anche Paesi africani sono stati utilizzati a questo scopo”, è scritto nel rapporto, secondo cui, l’assistenza ammonta a “centinaia di migliaia di proiettili per sistemi di lancio multiplo di razzi e obici, nonché a un milione di colpi per armi leggere”.
La Germania sempre più dentro il conflitto. “Abbiamo parlato della questione dei Taurus in un incontro solo il cancelliere e io”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’emittente tedesca Rtl, all’indomani dell’incontro a Berlino con Friedrich Merz, parlando del possibile invio dei missili a lungo raggio tedeschi che chiede da tempo. Secondo il presidente ucraino, con il cancelliere tedesco hanno concordato di non pronunciarsi in pubblico sull’argomento.
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