Colloqui Russia-Ucraina: Mosca propone il 2 giugno a Istanbul
La Russia ha proposto all’Ucraina di tenere il 2 giugno a Istanbul il secondo round di colloqui diretti. Lo ha annunciato in una nota il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, precisando che Mosca è pronta in quella sede a presentare il suo memorandum che “definisce la nostra posizione” e le richieste per superare “le cause profonde della crisi”.
Vladimir Medinsky, a capo della delegazione russa ai colloqui del 16 maggio in Turchia, ha confermato di aver avuto una conversazione telefonica con il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umarov. Il governo ucraino “si sta consultando sulla proposta”, ha affermato Medinsky, sottolineando che la Russia attende una risposta “il prima possibile”.
“Siamo pronti ad incontrarci di persona nella data che abbiamo indicato, nei prossimi giorni, e a iniziare a lavorare” con l’obiettivo di raggiungere “una pace duratura” e risparmiare “vite umane”, ha fatto sapere l’inviato di Putin.
“Vi farò sapere entro due settimane se Putin ci sta in prendendo in giro o meno, se sì risponderemo in maniera diversa”, ha commentato il presidente statunitense Donald Trump nel corso di un evento nello Studio Ovale della Casa Bianca, ribadendo di essere “deluso da quello che sta succedendo in Ucraina”.
Alla domanda sulla sua disponibilità a un incontro trilaterale con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, prospettato dal presidente ucraino, il tycoon ha risposto: “Lo farò se necessario. A questo punto..doveva essere un paio di mesi fa”.
Zelensky ha sollecitato la Nato ad invitare l’Ucraina al summit dell’Alleanza previsto il 24 e 25 giugno a L’Aja, nei Paesi Bassi, sostenendo che non farlo sarebbe “una vittoria” per Putin. Il presidente russo, per porre fine alla guerra, chiede che i leader occidentali si impegnino per iscritto a fermare l’allargamento della Nato verso est e a revocare una parte delle sanzioni a carico della Russia.
Cambia la postura tedesca nel conflitto. Il cancelliere Friedrich Merz ha comunicato la Germania aiuterà l’Ucraina a produrre missili senza restrizioni di gittata: “I nostri ministri della Difesa firmeranno oggi un memorandum d’intesa per l’acquisizione di sistemi d’arma a lungo raggio di fabbricazione ucraina. Questo consentirà all’Ucraina di difendersi pienamente, anche contro obiettivi militari al di fuori del territorio nazionale, è una buona notizia”.
Berlino “farà di tutto per impedire che il Nord Stream 2, il gasdotto con la Russia sabotato nel settembre del 2022, torni operativo”.
Per i russi le parole di Merz “non sono altro che un ulteriore tentativo di costringere gli ucraini a continuare a combattere”.
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