Attualità

Davanti casa di Netanyahu la protesta delle madri degli ostaggi

La denuncia di una madre: Resterò qui fin quando non farà tornare tutti gli ostaggi

di Angelo Vitale -


Dalla casa in Azza Street a Gerusalemme dove abita, Benjamin Netanyahu si è allontanato non appena ha appreso che le famiglie degli ostaggi, dopo aver saputo del via di quella che Israele prospetta come “soluzione finale” per Gaza City, avevano intenzione di raggiungerla per continuare la loro infaticabile protesta.

Su Haaretz la denuncia delle famiglie degli ostaggi

Il quotidiano Haaretz racconta che alcuni parenti sono arrivati ​​durante la notte, mentre gli attacchi israeliani sulla città si intensificavano.

L’organismo di coordinamento delle famiglie ha dichiarato di voler allestire una “tenda per sit-in” permanente fuori dalla residenza di Netanyahu “finché non ascolterà e non realizzerà la volontà del popolo: l’immediato ritorno di tutti gli ostaggi e la fine della guerra”.

Einav Zangauker, il cui figlio Matan è tenuto prigioniero a Gaza, è lì con la parlamentate del Partito democratico Naama Lazimi.

La protesta di una madre

Se il mio Matan non ha un posto sicuro dove rifugiarsi dalla pressione militare – ha detto – , non lasceremo che i nostri governanti usino le loro case come rifugi sicuri. Abbiamo finito di essere educati. Le famiglie degli ostaggi dichiarano guerra ai governanti e al primo ministro. Non daremo loro pace, non permetteremo loro di tenere conferenze, brindare a eventi celebrativi o celebrare lo Shabbat e le serate festive finché non ordineranno la fine immediata della guerra a Gaza e fino al ritorno dell’ultimo ostaggio“.

E il gruppo di sostegno alla famiglie ha invitato la popolazione a partecipare alle manifestazioni serali alle 19:30 presso la tenda. “Anche il capo di stato maggiore ha affermato che gli ostaggi sono in pericolo immediato e che i soldati dispersi rischiano di scomparire per sempre”, ha scritto in una nota.

Anat Angrest ha pure aggiunto: “I nostri figli muoiono di fame e languiscono a Gaza, mentre le IDF bombardano i corpi che scompaiono sotto le macerie. È giunto il momento che i soldati e le madri che mandano i loro figli in battaglia guardino me, la madre di un soldato che lo ha mandato in battaglia e lo ha visto abbandonato. Invece di pagare un prezzo per gli ostaggi, il governo sta mandando sempre più soldati a morire a Gaza”.

Poi, rivolta a Netanyahu, ha detto: “Se non salverà il mio Matan, se riporterà a casa altre persone nelle bare in cambio di seggi al governo, questo è il suo destino. Pagherà questo prezzo per ogni giorno in cui il mio Matan non tornerà a casa. Ci barricheremo qui e non ci muoveremo“.


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