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Decreti flussi: aumentano le truffe e la tratta degli immigrati

Il Centro Idos racconta ,lo schema delle truffe messe in atto dagli intermediari

di Giorgio Brescia -


I decreti flussi crescono come strumento di sfruttamento lavorativo in Italia, alimentando il fenomeno della tratta di immigrati: lo denuncia Idos.

Idos: immigrati sfruttati

Il centro di ricerca che si occupa di immigrazione rileva che la tratta oggi coinvolge meno donne e minori per fini sessuali. E si concentra invece soprattutto su uomini migranti vittime di occupazioni irregolari e condizioni di lavoro spesso assimilabili alla schiavitù.

La tendenza emerge con evidenza dalla Relazione annuale 2024 del Numero verde nazionale Antitratta, che ha raccolto oltre 3.600 segnalazioni e più di 800 prese in carico medie annue negli ultimi dieci anni.

La tratta con i decreti flussi

Il Dossier Statistico Immigrazione 2025 di Idos evidenzia un calo significativo delle denunce relative allo sfruttamento sessuale (-9,8% per le donne e -63,6% per i minori tra il 2014 e il 2024). In più, un raddoppio dei casi di sfruttamento lavorativo tra adulti maschi, arrivati ​​a rappresentare il 38,2% delle prese in carico. Nel solo secondo semestre del 2024, le chiamate per sfruttamento lavorativo hanno superato l’80% del totale.

Nel 2024 l’aumento di truffe ai danni degli immigrati

Il fenomeno assume nel 2024 connotati ancora più preoccupanti. Le segnalazioni di truffe legate ai decreti flussi sono aumentate, mostrando un modello di sfruttamento più strutturato: la tratta degli immigrati funziona così.

Gli intermediari richiedono pagamenti per avviare pratiche di ingresso regolare per lavoratori stranieri attraverso chiamate nominative, nulla osta e visti. Poi, scompaiono insieme ai presunti datori di lavoro, lasciando i migranti in condizioni di irregolarità e gravità.

Nel solo secondo semestre, 139 migranti provenienti principalmente da Tunisia, Marocco, India ed Egitto hanno denunciato questa situazione. Si stima che questo dato rappresenti solo una minima parte di un fenomeno molto più diffuso.

Il numero verde

La risposta italiana si affida al Numero verde Antitratta (800 290 290), attivo dalle 24 ore e gratuito, che fornisce assistenza diretta, orientamento e collegamento con servizi di protezione sociale e legale.

Il servizio, gestito dalla Regione Veneto in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità, organizza un sistema di raccolta dati fondamentale per monitorare le trasformazioni del fenomeno.

Idos: Una strategia integrata

Idos sottolinea la necessità di una strategia integrata per contrastare sfruttamento e caporalato che riconosca il lavoro migrante come leva centrale dell’economia e della dignità sociale. E richiama un confronto internazionale tra sindacati italiani e nordamericani volto a condividere metodologie di tutela sul piano legale e sociale.

Le nuove leggi italiane sul decreto flussi introducono misure rigide per vincolare i datori di lavoro a sottoscrivere contratti entro pochi giorni dall’arrivo dei migranti, con sanzioni severe per chi evade, per ridurre le pratiche abusive.

Il quadro attuale manifesta la grande sfida di garantire ingressi regolari, diritti e contrattazione collettiva. Necessario, spezzare i legami con reti di sfruttamento che approfittano delle conseguenze di crisi geopolitiche e dei limiti delle politiche migratorie restrittive.

L’impegno di Idos si focalizza su un modello di accoglienza che contrasti il ​​lavoro in nero e le forme di schiavitù moderna.


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