Economia

Inizia l’era della dichiarazione precompilata

di Giovanni Vasso -

MODELLO 730 COMPUTER IMPOSTA DICHIARAZIONE DEI REDDITI AGENZIA DELLE ENTRATE CONTRIBUENTE CALCOLATRICE


Con il nuovo 730 semplificato inizia, a tutti gli effetti, l’era della dichiarazione precompilata. Già da oggi saranno disponibili i modelli con le informazioni già riportate, da confermare o, eventualmente, modificare. Si tratta di quasi 1,3 miliardi di numeri, dati, cifre che saranno alla base della redazione della dichiarazione precompilata. Dall’Agenzia delle Entrate promettono semplicità, immediatezza e chiarezza. Niente più codici né righe. Da oggi in poi solo “sezioni”. Per macroaree: dalla casa fino alla famiglia. Le informazioni saranno chiare, rese con linguaggio semplice, e immediatamente comprensibili ai contribuenti. Che potranno accedere ai loro 730 semplificati tramite le credenziali Spid, Carta d’identità elettronica o Cns, la carta nazionale dei servizi. E si potrà, dunque, vagliare le informazioni che il Fisco riporterà nelle nostre dichiarazioni. Ci sarà tempo fino al 20 maggio per “lavorare” sui dati del modello. L’obiettivo sarà quello di mettere su un rapporto diretto tra Erario e contribuente, che valga e funzioni anche per quanto riguarda eventuali rimborsi o i pagamenti da effettuare. Sarà possibile farlo specificando di non avvalersi di nessun sostituto d’imposta e potrà essere, tale opzione, efficace anche se sul contribuente grava un debito fiscale. Prevista, va da sé, la possibilità di “caricare” il proprio F24 direttamente sull’Iban per effettuare i pagamenti in via diretta. Resta salva, però, la possibilità di pagare secondo metodi più tradizionali. La dichiarazione precompilata sarà estesa anche ai titolari di partita Iva.
La grande sfida di questa iniziativa sarà quella della gestione delle informazioni e la verifica della loro correttezza. La mole dei dati è immensa. L’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che ne sono state usate poco meno di 1,3 miliardi, per la precisione si tratta di 1.270.674.831 informazioni che sono state utilizzate, analizzate e “piazzate” nei modelli 730 semplificati che da oggi troveremo nelle nostre caselle virtuali. Stando all’analisi di queste informazioni, emerge che in cima ci sono quelle di natura sanitaria con oltre un miliardo di documenti fiscali “lavorati” dagli esperti e dai funzionari del Fisco. Segue, poi, la spesa assicurativa: 98 milioni di dati riguardano i premi pagati a vario titolo, e per varie polizze, dagli italiani. Subito dopo c’è l’universo delle certificazioni uniche per dipendenti e autonomi: sono state più di 75 milioni. Quindi, molto staccate, seguono le informazioni legate ai bonifici per le ristrutturazioni (dieci milioni di dati) e quelle sugli interessi per i mutui (ben nove milioni). Tra le novità di quest’anno, i dati relativi ai rimborsi per il bonus vista, quelli inviati dagli infermieri pediatrici e quelli relativi agli abbonamenti al trasporto pubblico locale. Tutte voci che si aggiungono a quelle già presenti negli anni scorsi: contributi previdenziali, spese universitarie, per gli asili nido, per gli interventi di ristrutturazione, erogazioni liberali.
La giornata di oggi, però, sarà molto importante per via di un altro, decisivo, appuntamento. Stavolta in consiglio dei ministri. Dove dovrebbe approdare il decreto legato alle modifiche dell’Irpef. Il viceministro all’Economia Maurizio Leo non ha, però, abbandonato la cautela. Il governo è al lavoro, ha spiegato, per trovare le coperture per finanziare, tra le altre cose, il bonus da cento euro sulle tredicesime per le famiglie con almeno un figlio a carico e reddito non superiore ai 28mila euro. Una proposta che, trale altre cose, è già entrata dentro il dibattito politico scatenando reazioni contrastanti e polemiche furibonde tra i partiti. Il tema, però, è altrove. Non nel confronto politico ma dentro gli equilibri di bilancio: “Io sono sempre cauto sulle risorse quindi dobbiamo fare in modo che una misura che può essere sicuramente di vantaggio per le famiglie abbia le necessarie coperture finanziarie”, ha spiegato Leo ai cronisti a margine della kermesse di Fratelli d’Italia a Pescara.


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