Esteri

Don contro Ron. Ora Trump attacca DeSantis anche sul programma politico

di Martina Melli -


I due sfidanti repubblicani in corsa per la Casa Bianca, da qualche mese a questa parte, stanno rubando i riflettori del dibattito politico. Secondo un’analisi di Reuters, Donald Trump sta investendo molte energie per screditare Ron DeSantis, suo rivale ed ex pupillo, con una differenza sostanziale rispetto al 2016 e al 2020: in passato Trump affossava gli avversari con insulti e insinuazioni personali. Nel 2023 invece, punta a colpire le loro posizioni politiche.
Secondo lo studio di Reuters, da quando ha annunciato la sua candidatura, lo scorso 15 novembre, sulla sua piattaforma Truth Social, nelle e-mail, in occasione di discorsi importanti, in interviste e comunicati stampa, The Donald ha lanciato almeno 242 attacchi contro rivali dichiarati e potenziali. Di questi 242, almeno 216 rivolti al governatore della Florida che, nonostante debba ancora ufficializzare la propria candidatura, è, a oggi, il solo, vero ostacolo da superare.
Da quando la campagna per le presidenziali 2024 è cominciata, uno degli obiettivi principali degli attacchi di Trump è stata la previdenza sociale (il sistema pensionistico federale) e l’assistenza sanitaria. Trump infatti, ha accusato 43 volte DeSantis di volerli distruggere entrambi. In una manifestazione nel New Hampshire il 27 aprile, il tycoon ha dichiarato: “A differenza di Ron DeSanctus… proteggerò sempre la previdenza sociale e l’assistenza sanitaria per i nostri anziani”. DeSantis infatti più volte ha tentato di alzare l’età di accesso alla previdenza sociale (da 65 a 70) e di modificare il “medicare”, in un sistema in cui gli anziani ricevono aiuti per acquistare la propria assicurazione sanitaria.
Anche se un tempo il partito puntava a tagliare moltissimo la spesa dei diritti, oggi sia i leader repubblicani che molti elettori si oppongono a queste riforme su cui fanno affidamento moltissimi americani.
In una recente intervista DeSantis ha sottolineato come fosse lo stesso Trump a sostenere l’innalzamento dell’età di ammissibilità alla previdenza in un libro pubblicato nel 2000.
John Feehery, uno stratega repubblicano, ha affermato che l’approccio di Trump potrebbe produrre dividendi politici in un elettorato primario che ha un gran numero di elettori anziani. “Molte di queste persone non sono così ricche come i repubblicani di un tempo. Fanno affidamento sulla previdenza sociale e sull’assistenza sanitaria e se ne preoccupano”, ha detto Feehery. “Da una prospettiva politica, questa è una mossa piuttosto intelligente da parte di Trump”.
Fin qui, DeSantis non ha risposto agli attacchi, e questo potrebbe averlo penalizzato nei sondaggi. L’ex presidente non ha perso troppo tempo con altri aspiranti repubblicani alla White House. Ha lanciato frecciatine rivolte a Nikki Haley, candidato e suo ex ambasciatore delle Nazioni Unite, una dozzina di volte, e due volte a Mike Pence, il suo ex vicepresidente che dovrebbe annunciare la propria candidatura a giugno.
Anche se DeSantis non ha ancora risposto direttamente alle accuse di Trump (cosa che secondo gli esperti potrebbe fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta nel 2024) martedì scorso ha colpito l’avversario sulla spinosa questione dell’aborto, rimproverandolo di non aver preso posizione sul tipo di restrizioni che sarebbe disposto a sostenere.
Le risposte che Trump ha dato in merito, compreso giudicare apertamente il divieto di interruzione di gravidanza dopo la sesta settimana come “troppo duro”, hanno turbato alcuni membri della comunità cristiana conservatrice e sono stati rilanciati da vari sostenitori di DeSantis. Il governatore ed ex campione di baseball sta utilizzando le titubanza di Trump in merito all’aborto contro di lui, insinuando che non sia un vero esponente “pro-life”.
Incredibile pensare come, tra i due litiganti del Gop, Trump sembri la scelta più democratica.


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