Dove si ferma l’ottusità della sinistra inizia “Buen Camino”
Abbiamo visto Buen Camino e non possiamo esimerci dal condannare le solite critiche della solita sinistra. Checco Zalone è un fustigatore di costumi sinistri, nella migliore tradizione della satira – Castigat ridendo mores, dicevano gli antichi. E ancora oggi è vero: Zalone ti strappa una risata mentre corregge il (mal)costume.
Anche in questa pellicola record d’incassi non mancano le sue frecciatone, le sue bordate ai radical chic, ai liberal – stavolta prende di mira un intellò palestinese che però incarna a pieno titolo lo stereotipo del benpensante buonista ideologizzato di casa nostra. Il messaggio arriva forte e chiaro: contro i (buoni) sentimenti non c’è valore intellettuale alto che tenga.
Così come non è mai troppo tardi restare folgorati sulla via di Damasco (anche se stavolta è quella per Santiago di Compostela) e riscoprire il rapporto padre-figlia. Zalone fa ridere con le sue battute politicamente scorrette ma fa anche riflettere sull’importanza della fede e della dimensione spirituale. Dove si ferma la sinistra inizia Buen Camino. E riempie i nostri cinema. Meglio di così…
Torna alle notizie in home