Esteri

Duecento italiani in arrivo da Israele a Pratica di Mare

di Giovanni Vasso -


Duecento italiani evacuati da Israele sono in arrivo all’aeroporto militare di Pratica di Mare. Sono stati imbarcati su due velivoli dell’aeronautica. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un post pubblicato su Twitter. “ Circa 200 italiani stanno rientrando da Israele su due aerei militari. I voli attivati su richiesta della Farnesina e coordinati con la Difesa arriveranno a Pratica di Mare”. Tajani si è poi detto “orgoglioso del gioco di squadra che ha coinvolto l’ambasciata italiana in Israele, il Consolato a Gerusalemme, l’Unità di crisi e i militari”.

Intanto restano due italo-israeliani tra i dispersi. Non sarebbero padre e figlio, come inizialmente rivelato da fonti ufficiali bensì, come ha spiegato al Tg2 lo stesso vicepremier “un uomo e una donna, marito e moglie, che vivevano nel Kibbutz di Bèeri e non rispondono alle chiamate della famiglia, probabilmente presi in ostaggio o smarriti”. Si tratta di uno dei villaggi che ha subito la furia degli attacchi dei giorni scorsi. Qui, come riporta il quotidiano Haaretz, l’organizzazione rabbinica Zaka ha annunciato di aver scoperto ben 108 corpi senza vita. Il timore è che la coppia italo-israeliana possa essere finita nelle mani di Hamas e tenuta prigioniera. O, peggio, che i due abbiano trovato la morte durante gli attacchi dei giorni scorsi. Il kibbutz di Beeri è stato tra i villaggi colpiti con più forza.

Ma c’è anche un’altra questione aperta. Ci sarebbero, come ha detto lo stesso vicepremier nonché ministro degli Esteri Antonio Tajani, quasi mille ragazzi con doppio passaporto, italiano e israeliano, che presto potrebbero finire direttamente in prima linea se il conflitto dovesse deflagrare in tutta la sua potenza. Si tratta di giovani che stanno servendo sotto le armi di Israele e stanno svolgendo il servizio di leva. In caso di escalation potrebbero ritrovarsi direttamente sui luoghi degli eventuali combattimenti.

 


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