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“Esodo dalla povertà”: 650 bambini guidano migliaia di migranti in marcia verso gli Usa

di Angelo Vitale -

Mandatory Credit: Photo by Juan Manuel Blanco/EPA-EFE/Shutterstock (14272968a) Migrants leave in a caravan this Christmas Eve towards the United States, from the city of Tapachula in the state of Chiapas, Mexico, 24 December 2023. Ahead of the visit of a US delegation to address the migration crisis, a caravan of more than 10,000 migrants left Mexico's southern border this 24 December on Christmas Eve. New caravan of more than 10,000 migrants leaves southern Mexico heading to the US, Tapachula - 24 Dec 2023 New caravan of more than 10,000 migrants leaves southern Mexico heading to the US, Tapachula - 24 Dec 2023


Sono migliaia, 7/8mila in una sola delle due carovane, e ogni ora aumentano in direzione Nord, dietro a uno striscione che reca la scritta “Esodo dalla povertà” – gli organizzatori prevedono che potranno toccare le 15mila persone, tra loro in numero superiore donne e bambini, a sfidare i controlli di polizia ai posti di blocco e le condizioni climatiche nelle ore della notte attraversando il deserto e le zone montuose: sono i migranti partiti la vigilia di Natale dalla dalla cittadina meridionale del Messico al confine con il Guatemala, Tapachula. Partiti prima che una delegazione dell’amministrazione Biden guidata dal segretario di Stato, Antony Blinken – oggi gli incontri – arrivasse in Messico per incontrare il presidente Andres Manuel Lopez Obrador e chiedergli di fare di più per fermare il numero sempre in crescita di migranti che entrano negli Stati Uniti dal confine meridionale.

La maggioranza di loro arriva da Cuba, Haiti e Honduras ma qualcuno è giunto alla partenza della carovana anche da Haiti, Bangladesh e India. Una delle tante marce, una delle due più partecipate di questi giorni: La seconda, chiamata “LatinoAmerica Unida”, è partita all’inizio del mese entrando nelle terre di Veracruz attraversando lo stato di Oaxaca e toccando il comune meridionale che confina con Acayucan. La guidano 650 bambini, dietro una croce: riunisce migranti anche dalla Colombia e da El Salvador, erano già 5 mila prima di entrare nel territorio messicano, ricevono acqua e cibo dai messicani durante il loro tragitto, guardati e seguiti a vista dagli agenti della Pubblica Sicurezza locale, della Guardia Nazionale e dell’Istituto Nazionale per la Migrazione.

La missione di Blinken arriva in un momento di massima pressione dei migranti sul confine degli Usa, dove, solo nel settembre del 2023 sono state fermate oltre 200mila persone che entravano irregolarmente nel Paese. Numeri che sono al centro degli attacchi e della campagna elettorale dei repubblicani in vista delle elezioni del 2024. Numeri crescenti, che ogni giorno e ogni mese sfuggono a statistiche precise, come pure quelle delle vittime – ogni volta – al confine. Secondo il New York Post quasi 250mila migranti hanno attraversato il confine meridionale degli Stati Uniti solo nel mese di novembre.

Secondo alcune stime, 10mila sono i migranti irregolari arrestati ogni giorno. Una situazione che nelle ultime settimane ha costretto gli Stati Uniti a chiudere alcuni degli posti di frontiera con il Messico, per poter disporre di un numero maggiore di agenti di confine per gestire il flusso di migranti.

Obrador venerdì si era detto pronto ad un impegno comune con Washington per affrontare le preoccupazioni riguardo al flusso inarrestabile dei migranti. E dal dipartimento di Stato spiegano che oggi Blinken “discuterà il flusso senza precedenti di migranti irregolari e identificherà i modi in cui Messico e Stati Uniti potranno affrontare le sfide comuni sul confine, comprese le azioni che permettano la riapertura di valichi di ingresso cruciali del nostro confine condiviso”.

Propositi ogni volta ribaditi, di fronte a decine di migliaia di persone in cerca di diritti irraggiungibili nei Paesi di origine. A questo proposito Obregon, in vista dell’incontro odierno con Blinken, aveva fatto sapere che sta esortando l’amministrazione Biden ad allentare le sanzioni restrittive degli Stati Uniti contro i governi di sinistra di Cuba e Venezuela, da cui per esempio proveniva circa il 20% dei 617.865 migranti che gli agenti statunitensi hanno frenato alla frontiera tra ottobre e novembre scorsi.


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