Politica

Giorgetti, il Mes e l’Ue: “L’Europa non ha sempre ragione”

di Cristiana Flaminio -

GIANCARLO GIORGETTI MINISTRO


“Che sul Mes ci fossero problemi era noto a tutti. Abbiamo fatto un passo in avanti sul Patto di stabilità ma le sfide in Europa sono ben altre”, parole e musica del ministro Giancarlo Giorgetti che, a margine del voto al Bilancio al Senato, s’è soffermato a lungo sui temi della politica economica italiana ed europea. Il Mes, per Giorgetti, non è il tema principale, il discorso che dovrebbe assorbire tante energie come sta facendo. Anzi. C’è un problema. Anzi, un pregiudizio. Positivo, per carità. Ma ogni pregiudizio va superato. Per il ministro: “Non è che l’Europa ha sempre ragione. Ad esempio sulla vicenda Ita-Lufthansa ci hanno messo un altro stop. Hanno torto anche loro. Non è che l’Europa ha sempre ragione e l’Italia ha sempre torto”.

Giorgetti ha dunque proseguito: “Tutto si può migliorare, anche il Mes. Questi trattati sono stati fatti in determinati periodi storici, quindi probabilmente anche la storia chiede altri tipi di risposte. Lo stesso Patto di stabilità è stato cambiato perché quando fu fatto c’era una situazione completamente diversa. Oggi ci sono altre necessità, anche per le ambizioni che ha l’Europa”. Ma non è tutto, il ministro infatti ricorda: “Ad esempio il fattore rilevante dell’esclusione degli investimenti della difesa – la richiesta italiana che forse si sono dimenticati in tanti – soltanto due anni fa sembrava totalmente irrealistico da richiedere in Europa. Adesso è diventato realtà. Perché evidentemente in Europa ci si è resi conto che forse dobbiamo pensare anche alla sicurezza”.

Infine, Giorgetti difende la manovra: “Sul rispetto del 5,3% del deficit aspettiamo i dati del Superbonus. Tanti hanno criticato, viviamo tempi complicati, speriamo non sempre ci sia una guerra in Europa. Abbiamo deciso di aiutare le famiglie italiane più bisognose proprio nel 2024, perché ci siamo resi conto che purtroppo questa guerra ha portato anche tanta inflazione nelle case degli italiani. Ignorare questo sarebbe ignorare la realtà”.


Torna alle notizie in home