Esteri

Giudici Usa: “Sì alle cure mediche per l’affermazione di genere”

di Martina Melli -


Un numero crescente di giudici federali sta bloccando l’entrata in vigore di leggi – promulgate negli ultimi mesi da legislatori conservatori – che impediscono ai giovani transgender di accedere alle procedure mediche. In particolare, i giudici dei tribunali distrettuali degli Stati Uniti hanno bloccato tali leggi in Alabama, Arkansas, Florida, Indiana, Kentucky e Tennessee, scoprendo che violano la garanzia costituzionale di pari protezione ai sensi del 14° emendamento. Queste sentenze alleviano, temporaneamente, le molte proposte di legge “a difesa dei valori tradizionali” che vietano ai giovani transgender di ricevere trattamenti per l’affermazione di genere, come i bloccanti della pubertà e la terapia ormonale. 

Democratici, gruppi di difesa LGBTQ e operatori sanitari affermano che i divieti colpiscono ingiustamente una comunità vulnerabile per la quale l’assistenza che afferma il genere può salvare la vita. “I tribunali stanno iniziando a ritenere in modo molto coerente che queste leggi sono ridicole”, ha affermato Kevin Jennings, amministratore delegato di Lambda Legal, un’organizzazione per i diritti civili focalizzata sulle questioni LGBTQ. “Violano la clausola di pari protezione, sono motivati ​​da animosità e non dalla scienza e non servono alcun interesse statale”. I giudici, di cui tre nominati dall’ex presidente Donald Trump, hanno scoperto che tali cure sono necessarie dal punto di vista medico per i giovani transgender che soffrono di disforia, lo stress causato dalla divergenza tra la propria identità di genere e il sesso assegnato alla nascita. 

Negli stati in cui sono intervenuti i magistrati, le leggi non possono entrare in vigore finché le questioni non vengono risolte in tribunale. In Arkansas, invece, un giudice nominato dall’ex presidente democratico Barack Obama ha emesso un’ingiunzione permanente che annulla la legge. Le azioni legali sono state intentate da gruppi di difesa come l’American Civil Liberties Union, la Human Rights Campaign e Lambda Legal per conto delle famiglie dei giovani transgender. Quei gruppi, seppur pronti a sfidare più leggi statali, sono limitati dai pochi finanziamenti, dalle risorse legali e dalla difficoltà a trovare famiglie disposte a citare in giudizio i propri governi statali.


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