Attualità

GLI OCCHI DEL BOOMER

di Adolfo Spezzaferro -


Nei primi anni ’80 quando eravamo adolescenti c’era chi andava in discoteca il pomeriggio. Oggi sembra strano, forse. Pure un po’ da sfigati.

Ma a tot anni non esisteva che i tuoi ti mandavano in disco la sera tardi. Men che mai era previsto che tu potessi tornare a casa dopo una certa ora. Certo, era un po’ triste lasciare il dancefloor, le luci e la musica a palla e ritrovarsi fuori, in pieno giorno, con il sole cocente. Ma aveva il suo fascino, a sentire chi se lo ricorda, chi ci andava.

In quegli anni la musica dance – rispetto ad oggi – era migliore, però c’era chi, come chi vi scrive, preferiva i concerti rock al ballare tutti acchittati, sudati alla disperata ricerca di ragazze – anche perché le rocchettare che si incontravano sotto palco erano molto meglio, già solo per i gusti musicali.

Oggi i giovanissimi vanno in discoteca di sera, escono più o meno all’ora in cui ai tempi si doveva rientrare. Però, se vi fate un giro, li vedrete più spesso al cellulare che sulla pista da ballo. Se si divertono così, buon per loro.


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