La questione è scomparsa dalle prime pagine dei giornali ma i danni continuano ad essere ingenti
La lotta contro il granchio blu continua ad essere intensa e urgente: in Veneto diventa pet food. Ciò, nonostante la questione sia sparita dalle prime pagine dei giornali.
Granchio blu, i danni in Emilia Romagna
Una questione che rimane aperta. Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative Fedagripesca, sottolinea la necessità di interventi, per evitare che diventi solamente rifiuto. Nel 2024, 1.894 tonnellate pescate in Veneto, solo il 38% venduto.
In Emilia Romagna, dopo una forte mareggiata che ha distrutto i recinti anti granchio, i produttori chiedono la costruzione di una diga per proteggere le piccole coltivazioni di vongole.
Nel Veneto, invece, per il granchio blu una nuova destinazione: diventa pet food.
Ricerca e innovazione: diventa pet food
Il consorzio “Fil Blu” ha sviluppato un progetto innovativo insieme alle Università di Milano e Padova, al Consorzio cooperativo pescatori del Polesine, alla startup Feed from Food, all’azienda Sanypet e alla catena L’Isola dei Tesori.
Il progetto trasforma il granchio blu in una farina proteica con una macchina appositamente studiata.
Questa farina è stata utilizzata da Sanypet per creare un paté umido per gatti, prodotto nello stabilimento di Bagnoli di Sopra.
Il nuovo alimento, venduto a 1,75 euro a confezione, ha superato con successo i test di 50 consumatori e dei loro gatti. La distribuzione inizierà in quasi 400 negozi L’Isola dei Tesori.
I profitti, al netto di costi e tasse, andranno al Consorzio Pescatori del Polesine per finanziare la produzione sostenibile del mollusco. Una delle 3300 specie invasive che operano in Italia..
L’export verso Messico e Sri Lanka
A Scardovari, il consorzio esporta Granchio Blu verso Sri Lanka e Messico grazie a Granchio Blu Trading, una filiale della multinazionale srilankese Taprobane Seafood.
Una filiera della pesca che si trasforma. Dove prima si lavorava vongole e cozze sotto vuoto, si congela il granchio blu – circa 10 tonnellate al giorno – per avviarlo all’estero.
Italia – Francia: allo studio iniziative comuni
In Toscana, i pescatori di Orbetello ragionano con gli operatori francesi per comuni iniziative. La Francia, per fermare la diffusione del granchio blu, valuta un fermo biologico di quattro mesi e aree di ripopolamento marino protetto.
Una lotta che appare impari. Il granchio blu cresce rapidamente, gli esemplari che si impigliano nelle reti danneggiandole sono quasi tutti pieni di uova.
E ogni rete per la cattura di specie marine pregiate che viene danneggiata costa circa 3mila euro.