I genitori del 22enne indagato: “chiediamo scusa”
Seduti davanti a loro, occhi gonfi e parole di conforto, i genitori del giovane che domenica sera ha travolto e ucciso il 13enne vicentino Stefano Angonese, hanno parlato ai familiari della vittima. “ Li conosciamo bene – hanno detto – e ci siamo sentiti di dover chiedere scusa, per quanto valga, anche se il nostro dolore non può mai essere paragonato al loro”. Un gesto di vicinanza che però non cambia la percezione del padre di Stefano: “Sono brave persone, ma loro figlio resta un assassino”.
IL DRAMMA
Il dramma è avvenuto a Lusiana Conco, lungo la provinciale dell’Altopiano, dove la vittima camminava con un amico quando l’auto lo ha falciato senza fermarsi. L’investitore, un 22enne di Cartigliano, è stato rintracciato grazie allo specchietto perso nello impatto e alle immagini delle telecamere. Davanti al gip ha ammesso: “Avevo bevuto”, ma resta impossibile stabilire con certezza il suo tasso alcolemico perché è fuggito.
L’auto, una Golf grigia, è stata sequestrata in un’officina di Bassano. Il giovane rientrava da una serata a Torri di Quartesolo quando ha falciato i due ragazzi, facendo cadere a terra lo specchietto. Dopo lo schianto non si è fermato e ha nascosto la vettura, venendo arrestato con l’accusa di omicidio stradale aggravato, fuga e omissione di soccorso. Per gli inquirenti il quadro probatorio è solido e compatibile con la dinamica. Intanto la comunità resta sconvolta. Spetterà all’autopsia chiarirà i dettagli, mentre l’investitore resta agli arresti domiciliari.
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