Attualità

I ladri di vacanze: a Jesolo tre famiglie per una casa

di Eleonora Ciaffoloni -


Tre famiglie, nella settimana più calda di agosto, si ritrovano alla porta della stessa casa prenotata per le vacanze estive. No, non si tratta del film di Aldo, Giovanni e Giacomo “Odio l’estate”, quando i tre comici si ritrovano, per errore dell’agenzia di viaggi, a condividere l’appartamento in una località del mare pugliese. Si tratta di un caso accaduto realmente a Jesolo, dove a essere truffate sono state due famiglie pronte a vivere le vacanze al mare con i bambini piccoli. La prima, arrivava da Treviso: dopo il viaggio verso la località balneare veneziana, mamma papà, e i piccoli – rispettivamente di sei anni e sei mesi – si sono presentati alla porta dell’appartamento (nella zona di piazza Nember) che avevano prenotato con largo anticipo attraverso un sito internet. Per la casa vacanze la famiglia trevigiana aveva versato una caparra di 600 euro – a fronte di una spesa complessiva di mille euro – per accaparrarsi l’appartamento in alta stagione. Tuttavia, arrivati a destinazione, i quattro hanno trovato l’appartamento occupato. Un’altra famiglia si trovava già nell’appartamento, prenotato regolarmente attraverso una agenzia privata. Il disguido tra le due famiglie si è presto risolto: i nuovi arrivati erano stati vittima di una truffa.

La coppia aveva prenotato attraverso un famoso sito e-commerce, contattando una signora che aveva messo a disposizione il “fasullo” appartamento al costo di mille euro, bloccato grazie al bonifico. I due hanno immediatamente sporto denuncia contro la signora in questione fornendo alle forze dell’ordine il nome e il numero di telefono, a cui però nessuno rispondeva più. E così, senza casa, la famiglia si è trovata di fronte un bivio: rimanere a Jesolo e cercare una nuova soluzione per viversi le ferie, pur pagando nuovamente per un nuovo alloggio, oppure tornare a casa. Così, si sono rivolti a una agenzia del luogo che è riuscita a trovare una sistemazione per la coppia e i due piccoli. “Fortunatamente mi si era liberato un appartamento e sono riuscito ad andargli incontro, fornendogli anche tutto il necessario, compresa la culla e la biancheria per i letti” ha raccontato il titolare dell’agenzia. Non è la prima volta, di certo, che si assiste a questo tipo di truffa, “In questi giorni la nostra agenzia ne ha avuti quattro” racconta. Casi che tornano a far parlare ma che, dice sempre il titolare dell’agenzia sembrano “In calo rispetto al passato, quando i casi sono stati molteplici”. Caso specchio, quello di un’altra famiglia, che era partita da Como con destinazione sempre Jesolo e sempre lo stesso appartamento.

A raccontarlo la famiglia che già si trovava all’interno della casa vacanze: prima della coppia con i due bambini arrivata da Treviso, a suonare il campanello erano stati un uomo e una donna con un neonato provenienti dalla Lombardia. Anche loro, dopo la prenotazione online, si sono trovati senza casa e anche loro, si sono rivolti a una agenzia “reale”. Non un caso isolato, da nord, scendendo a sud, un’altra truffa è stata scoperta nel teramano, ad Alba Adriatica, dove i carabinieri sono stati allertati da dei turisti romani che avevano scelto l’Abruzzo per le vacanze estive trovando però delle “case fantasma”. Sì, perché gli alloggi prenotati – uno con 200 e uno con 300 euro di caparra – non esistevano. Una donna, ritenuta la responsabile, è stata denunciata. Altro caso, è quello avvenuto in Salento, nella località di Meledugno, dove a essere stati truffati non sono stati solo dei turisti, ma anche il proprietario di casa. La storia è quella di un uomo tedesco e della compagna romana, che attraverso un contatto trovato in un gruppo Facebook (una donna aveva risposto a un annuncio di ricerca dei due) avevano prenotato e versato la caparra per un alloggio di due settimane a San Foca. Giunti lì per un sopralluogo, si sono accorti che qualcosa non quadrava: le foto inviate non corrispondevano esattamente a quelle del luogo e, interrogando l’affittuaria, questa avrebbe fatto perdere le proprie tracce, bloccando tutti i contatti. Allora, i due turisti hanno deciso di contattare il reale proprietario di casa e proceduto alla denuncia. Questi sono solo alcuni dei casi di truffa che si susseguono tra i siti di case vacanze e alloggi, soprattutto in alta stagione. Il consiglio, sia delle associazioni dei consumatori, che degli agenti di viaggio, è quello di affidarsi a siti ufficiali o a delle agenzie, per non ritrovarsi senza casa vacanze e senza soldi.


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