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Economia

Il Cni: Serve la riforma del Testo Unico dell’Edilizia

“L'unica è l’unica via per ottenere semplificazione, razionalizzazione e digitalizzazione del settore”

di Angelo Vitale -


Il Cni, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, torna a chiedere a gran voce una riforma organica del Testo Unico dell’Edilizia.

Il Cni: Riformare il Testo Unico del’Edilizia

L’occasione è stato l’incontro con la parlamentare Erica Mazzetti di Forza Italia, responsabile del dipartimento lavori pubblici, durante il quale si è discusso di semplificazione normativa, digitalizzazione e politiche per la casa.

L’appello del Cni arriva mentre il ministro Matteo Salvini rilancia in Parlamento la proposta di una legge delega per riscrivere il Tue. Un’iniziativa che, nelle intenzioni del Mit, punta a sbloccare il settore edilizio, ancora intrappolato in una selva di norme frammentate e spesso contraddittorie.

La deputata Mazzetti, relatrice del testo presentato ad aprile alla Commissione Ambiente della Camera, ha aggiornato i rappresentanti degli ingegneri sull’iter legislativo, sottolineando la volontà politica di accelerare i tempi.

L’iter in Parlamento

Il Cni accoglie positivamente questa direzione. “Una riforma organica è l’unica via per ottenere semplificazione, razionalizzazione e digitalizzazione del settore”, afferma l’organo tecnico, che chiede di chiarire ruoli e responsabilità tra professionisti e imprese. “Auspichiamo che la legge delega veda la luce nel più breve tempo possibile”, aggiunge il comunicato.

Ma l’incontro ha toccato anche un’altra ferita aperta: l’emergenza abitativa. Il Cni riconosce che il decreto Salva Casa ha corretto alcune piccole difformità edilizie, ma non ha risolto il nodo strutturale. Da qui la richiesta di un vero Piano Casa nazionale, capace di mobilitare risorse europee e offrire una risposta duratura alla crisi degli alloggi.

Il messaggio è chiaro: senza una riforma profonda del Tue e una strategia abitativa concreta, l’Italia rischia di restare indietro rispetto agli altri Paesi europei, dove la transizione digitale e la semplificazione urbanistica procedono spedite.

Gli ingegneri, ancora una volta, offrono la loro competenza per costruire – stavolta non solo in senso letterale – un sistema più moderno, efficiente e giusto.


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