“Per il taglio delle accise sui carburanti non ci sono le premesse”. Così la sottosegretaria al Mef Lucia Albano ha replicato a un’interrogazione in materia che era stata presentata, in commissione Finanze alla Camera, dal deputato M5s Emiliano Fenu. Albano ha replicato al quesito del parlamentare pentastellato affermando che la mancanza dei presupposti per operare un nuovo taglio delle accise, poi reinserite a inizio anno dal governo, è da rintracciare nel fatto che il prezzo del petrolio, sui mercati internazionali, “non ha registrato, con riferimento alla media del precedente bimestre, un aumento rispetto al valore di riferimento indicato nel Def che consenta l’adozione del decreto di riduzione delle aliquote di accisa applicate al gasolio e alla benzina”.
Intanto il prezzo dei carburanti, al di là della questione accise, continua a salire. Dall’altro giorno è entrata in vigore la normativa che impone ai benzinai di esporre i prezzi medi regionali in modo da lasciar orientare gli automobilisti sulla convenienza a rifornirsi presso la loro pompa. Secondo l’osservatorio del Mimit, intanto, i prezzi medi di benzina e diesel registrati lungo la rete stradale e autostradale nazionale, per quanto riguarda il self service, “sono sostanzialmente stabili e saldamente al di sotto dei due euro al litro” circostanza, questa, che “replica di fatto i valori registrati nel corso della mattinata del 1 agosto quando è entrato in vigore l’obbligo di esposizione dei prezzi medi”.