Economia

Il tesoro della bioeconomia: in un anno 415 miliardi

di Angelo Vitale -


Nel 2022 la bioeconomia italiana ha generato un valore della produzione pari a 415,3 miliardi e conta per l’11% della produzione nazionale, garantendo circa 2 milioni di posti di lavoro. Il nono rapporto di Intesa Sanpaolo con Cluster Spring e Assobiotec-Federchimica, approfondisce il ruolo chiave della bioeconomia nel tessile che, dice Gregorio De Felice, chief economist e capo della ricerca “presenta un alto potenziale di circolarità solo parzialmente sfruttato”.

I rifiuti della filiera moda in Europa e nel nostro Paese registrano numeri consistenti. In Italia per ogni addetto dell’industria della moda si producono 508 kg di rifiuti e quelli post consumo differenziati ammontano in Europa a 790mila tonnellate nel 2020. In Italia, la differenziata del segmento cresce (nel 2021 circa 140mila tonnellate) ma sconta differenziali territoriali significativi: il quantitativo di rifiuti pro-capite al Sud è pari a 2,1 kg, rispetto ai 2,8 kg al Nord e ai 3 kg del Centro Italia.

Uno scenario nel quale, in Italia così come in tutto il continente euiropeo, con l’aggravarsi della crisi climatica e con temperature che hanno raggiunto livelli di massima in molte aree del mondo ed eventi meteorologici estremi sempre più frequenti, è sempre più centrale il ruolo della bioeconomia, per questo comparto applicata all’utilizzo delle risorse biologiche, inclusi gli scarti, per la produzione di beni ed energia. Un elemento importante in più per policy economiche mirate e consapevoli.


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