Economia

INGRANDIMENTO – Fondi UE per i giovani L’italia matrigna spende solo il 6% e ora tutti influencer

di Giovanni Vasso -


La Commissione Ue rivela che l’Italia matrigna ha speso solo il 6% delle risorse che le erano state messe a disposizione, tra il 2014 e il 2020, per incentivare l’occupazione giovanile. Avete letto bene. Sei per cento. Questo dato spiega un sacco di cose. Tipo, perché non fanno più figli, perché non vanno più a votare. Perché cominciano, sempre prima, ad abbandonare la scuola e non credono più a niente. Perché, per esempio, sognano di svoltare tatuandosi e cantilenando fregnacce sincopate su YouTube, perché partono come esperte di moda e finiscono a svestirsi in spogliarelli digitali, aprono profili di OnlyFans, e perché hanno portato il concetto della ricarichina su Postepay a vero e proprio lavoro. Mentre c’è chi pontifica sull’importanza della gavetta e dei sacrifici (sempre quelli degli altri, per carità), c’è gente che s’è stufata di aprire partite Iva per guadagnare cento euro alla settimana, pagandone trecento d’affitto. In altri tempi, le piazze sarebbero state già oltre l’ebollizione ma oggi, neanche questa consolazione. Come spiega il filosofo Byung-Chul Han, anche solo pensare alla rivoluzione è impossibile. E allora, risparmiate loro la retorica della fuga dei cervelli, dei fannulloni che preferiscono starsene sul divano intascando la paghetta invece di scavare miniere a venti euro l’anno. Un Paese che, come Crono, divora i suoi stessi figli si merita di vederseli trasformati tutti in influencer per dispetto, di sorbirsi fino all’ultimo clic la decadenza che c’è in una rutilante storia di Instagram.

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