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Politica

Intervista a Patrizia Prestipino: “Ottimista sul campo largo. Europa da rifondare”

di Marco Montini -


Sul futuro del Pd e del centrosinistra è ottimista Patrizia Prestipino, deputata e tra gli esponenti di spicco dei dem romani. Con lei abbiamo parlato di elezioni regionali, campo largo, Elly Schlein, Europa e animali.
Onorevole, è tempo di manovra finanziaria: come contribuirete al miglioramento della legge a livello di emendamenti?

“Dunque, partendo dal presupposto che questa manovra di governo non inciderà per nulla sulle reali esigenze degli italiani, il centrosinistra ha presentato una serie di emendamenti unitari al fine di migliorarla sensibilmente: misure importanti contro la povertà sociale, per il salario minimo, per l’incremento del Fondo nazionale sanitario. E ancora emendamenti per implementare educazione ed istruzione, per migliorare le infrastrutture scolastiche e sostenere ricerca e sostenibilità ambientale, tra cui la promozione delle energie rinnovabili e la transizione ecologica. Insomma, tutti temi importanti e che potrebbero incidere positivamente sullo sviluppo del nostro paese. L’auspicio istituzionale è che la maggioranza ascolti le nostre richieste senza pregiudizio o polemica”.

Una domanda sulle recenti elezioni regionali, non posso evitarla. Veneto, Campania e Puglia sono andate secondo previsione o c’è qualche spunto riflessivo in più da sottolineare?

“Guardi, prima di ogni valutazione politica, a mio giudizio, un dato è tanto preoccupante quanto chiaro: a vincere queste elezioni è stato in primis l’astensionismo: una piaga che non ha colore politico e su cui tutti dovremmo fare una profonda riflessione. Le istituzioni e la classe politica devono trovare il modo concreto e rapido per riportare la gente all’esercizio democratico del voto. Detto questo, l’ultima tornata regionale ha evidenziato i due grandi exploit di Fico in Campania e sopratutto Decaro in Puglia. Quello che non era scontato è la larghezza della vittoria. Questi dati e questa legge elettorale Praticamente ti garantirebbero tra meno di due anni, quando ci saranno le elezioni politiche, una vittoria larga in numerosi collegi nominali. Ecco perché il nervosismo del centrodestra è palpabile e vogliano sbrigarsi a cambiare la legge elettorale: quella che era per loro considerata una vittoria tranquilla nel 2027 potrebbe trasformarsi in altro, magari in una sconfitta o in un sostanziale pareggio, che renderebbe ingovernabile il paese. Mi lasci dire una altra cosa…”

Prego, Onorevole.

“Le due splendide vittorie in Puglia e Campania hanno un nome e un cognome su tutti: Elly Schlein. E lo dice una, come me, che alle scorse primarie ha votato Bonaccini. La segretaria del Pd ha messo in campo scelte coraggiose, controcorrente, testarde e decise con l’unico obiettivo di vincere con alleanze forti. Mettere d’accordo Fico e De Luca in Campania, ad esempio, appena un anno fa sembrava cosa impossibile. Invece lei ci è riuscita. E ha realizzato un vero e proprio capolavoro politico, e di questo è importante dargliene atto. E pure in Puglia ha operato in maniera concreta e solida. Insomma, ottimi segnali in previsione del campo largo e delle prossime elezioni politiche”.

A proposito di campo largo, lei ci crede?

“Io personalmente rimango ottimista. Tra i partiti chiaramente non mancano i distinguo ma stiamo ponendo basi molto solide per una alleanza strutturale e che possa configurarsi come vera alternativa di governo al centrodestra”.

Lei è componente della commissione Politiche dell’Unione Europea. Bruxelles sta dimostrando di essere ancora troppo disunita e fragile rispetto alle superpotenze globali. Da dove ripartire? Crede in un ruolo da protagonista della Ue sullo scenario mondiale?

“Io sono sempre stata una convinta europeista, e quindi fa dispiacere osservare oggi una Unione Europea indebolita dalle due guerre (Ucraina e conflitto in Medio Oriente) e da un contesto geopolitico ed economico che la sta relegando in un ruolo di secondo piano. Una Europa che sta vivendo una crisi forte anche al suo interno a causa dell’avanzamento dei nazionalismi, che stanno mettendo a dura prova la tenuta unitaria degli stati membri. Da dove ripartire? Dal punto di vista politico contrastando quei populismi che vogliono minare i principi democratici dell’Unione. Dal punto di vista istituzionale, è necessario invece uno snellimento burocratico che velocizzi tutte quelle decisioni amministrative, di cui l’Europa ha disperato bisogno. In tal senso, penso alla revisione del concetto di unanimità decisionale per andare verso un voto a maggioranza su determinate e specifiche materia. Inoltre reputo improcrastinabile una complessiva riforma della governance europea, a partire dalla costituzione di una difesa comune”.

Onorevole Prestipino, una ultima domanda. Lei è Garante per i diritti e il benessere degli animali di Roma Capitale: recentemente ha lanciato la proposta di creare la rete nazionale dei Garanti degli animali d’Italia. Di cosa si tratta?

“Guardi, è un impegno faticosissimo ma davvero bello. Ho sempre amato gli animali e li considero esseri senzienti a pieno titolo. Devono essere riconosciuti come abitanti di questo pianeta e delle nostre comunità territoriali. Tuttavia, questo riconoscimento passa attraverso un senso di rispetto che, pur avendo fatto enormi passi avanti, non è ancora pienamente radicato nella nostra cultura. Bisogna riconoscere che, rispetto a dieci anni fa, la sensibilità è cambiata tantissimo: oggi il tema del benessere animale non può più essere ignorato dalla politica. Ricordo che, anni fa, quando si parlava in Parlamento di un cane maltrattato qualcuno rideva; adesso non ride più nessuno, anzi. Oggi c’è attenzione, c’è consapevolezza, e questo è un grande progresso. Per quanto riguarda la proposta di creare la rete nazionale dei Garanti degli animali d’Italia, insieme alla collega Eleonora Evi stiamo lavorando proprio in questa direzione, in sinergia con Annalisa Corrado, responsabile Pd Clima e Green Economy, e il sostegno della segretaria Elly Schlein. Siamo convinte dell’importanza di continuare ad alimentare e rafforzare questa rete, che sono certa crescerà sempre di più. Gli animali hanno sempre inciso profondamente nei luoghi e nelle coscienze e creano legami indissolubili tra le persone: sta a noi, insieme alle tante realtà e associazioni che ogni giorno si impegnano per la loro tutela, raccogliere e portare avanti questo testimone”.


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