Pedrizzi (Ucid): “Intesa di pace a Gaza, grazie a Trump ma grazie anche al Cardinale Parolin”
Il Comitato Tecnico-Scientifico dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), nel giorno in cui viene annunciata la firma degli accordi di pace su Gaza, ricorda e sottolinea le parole del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, oggetto in questi giorni di critiche da parte di esponenti israeliani per l’uso della parola ”carneficina” utilizzata per descrivere l’offensiva israeliana, per l’affermazione che la guerra israeliana non tenga conto del fatto che “di fronte ad una popolazione per lo più inerme e ridotta allo stremo” e per l’invito a non ridurre le persone umane a mere ‘vittime collaterali’.
Intesa di pace a Gaza: il messaggio di gratitudine dell’Ucid
“Le sincere e condivisibili parole del Cardinale Parolin esprimevano in modo chiaro e preciso la posizione costante della Santa Sede e del magistero e di Papa Leone XIV e sono state dallo stesso Pontefice riconosciute come la posizione ufficiale della Chiesa – dichiara Riccardo Pedrizzi, presidente Cts Ucid. “Condannare ogni forma di violenza contro i civili non significa relativizzare il male compiuto da chi attacca, ma riaffermare un principio cristiano universale: nessuna guerra può giustificare la perdita di vite innocenti, un concetto quantomai significativo in questa giornata di gioia per gli spiragli apertisi con l’intesa sul piano Trump in Egitto”.
Il CTS UCID sottolinea che il messaggio di Parolin — e di Papa Leone XIV che lo ha fatto proprio — è radicato nella dottrina sociale della Chiesa, secondo la quale la dignità della persona umana resta intangibile anche nei contesti di conflitto più drammatici.
Il messaggio del Cardinale Parolin e la posizione della Chiesa
“La Chiesa non è schierata con una parte, ma con l’uomo,” prosegue Pedrizzi. “Lo stesso Santo Padre, richiamando l’appello del Cardinale Parolin, ci ricorda che non esiste giustizia possibile senza compassione né sicurezza senza rispetto per la vita umana. È nostro dovere come cattolici, imprenditori e cittadini, denunciare con forza ogni ritorsione che colpisca civili inermi, qualunque ne sia il pretesto”. Il CTS UCID ribadisce inoltre che la condanna dei barbari attacchi terroristici del 7 ottobre rimane ferma e inequivocabile, ma che la risposta alla violenza non può trasformarsi in ulteriore violenza: “Il 7 ottobre è stato un giorno di orrore, che nessuno dimenticherà,” conclude il presidente. “Ma la fede cristiana ci insegna che la pace non si costruisce moltiplicando le vittime. La voce della Santa Sede non indebolisce la pace: la difende, ricordando al mondo che ogni uomo, israeliano o palestinese, porta in sé il volto di Dio”.
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