Cronaca

Investì per errore il figlio di 18 mesi: “Condanna da evitare, sconta già un ergastolo”

di Redazione -


Nell’estate del 2024, in un comune della provincia milanese, una madre aveva investito accidentalmente il proprio bambino di appena 18 mesi nel cortile della loro abitazione, causandogli gravi danni permanenti. La Procura di Milano, valutando l’estremo dolore e il peso psicologico già sopportato dalla donna, ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l’archiviazione del caso, sostenendo l’inapplicabilità di una punizione penale.

Secondo quanto riportato da la Repubblica, il pubblico ministero Paolo Storari ha evidenziato che la madre sta già “scontando una pena perpetua”, fatta di rimorso e sofferenza, tale da costituire un castigo ben più duro di qualunque sanzione giudiziaria. In questa vicenda, ha spiegato Storari, “l’intervento del diritto penale non solo risulterebbe inutile, ma persino dannoso”, perché privo di una reale funzione rieducativa o deterrente. Una condanna, in simili condizioni, andrebbe contro i principi sanciti dall’articolo 27 della Costituzione, che vieta trattamenti disumani o degradanti.

In subordine alla richiesta di archiviazione per “particolare tenuità del fatto”, la Procura ha proposto anche un’altra strada: sollevare davanti alla Corte Costituzionale una questione di legittimità sul conflitto tra la norma penale che prevede la punibilità per le lesioni gravissime causate per colpa e il divieto costituzionale di pene contrarie al senso di umanità.

Una terza ipotesi, teoricamente percorribile, sarebbe quella del patteggiamento con una pena ridotta e sospesa. Tuttavia, secondo il magistrato, anche questa opzione non terrebbe minimamente conto della drammatica situazione esistenziale in cui versa la donna, che ogni giorno convive con le conseguenze del gesto non intenzionale.

Adesso spetta al gip decidere se accettare la richiesta della Procura o intraprendere un altro percorso giudiziario. Una vicenda delicata che mette al centro non solo la giustizia, ma anche la compassione umana.


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