Investire nel futuro: Ics la banca pubblica che scommette su sport e cultura
L’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale si prepara a una nuova stagione di grandi progetti e investimenti: con il Piano Strategico 2025–2030 mette sul piatto oltre cinque miliardi di euro, puntando su sport e cultura come leve di crescita, benessere e coesione per tutto il Paese. Dopo la trasformazione in società per azioni, la banca pubblica di sviluppo rafforza il suo ruolo di punto di riferimento per enti, imprese e organizzazioni no profit, con l’obiettivo di dare slancio a progetti capaci di unire i territori, creare opportunità e ridurre le disuguaglianze.
L’ICSC vuole trasformare le sfide in opportunità, favorendo l’inclusione sociale, sostenendo lo sviluppo sostenibile, accompagnando l’innovazione e digitalizzazione, dando un futuro più solido e duraturo a sport e cultura. In un contesto complesso, segnato da vincoli di bilancio e da cambiamenti sociali e demografici, la banca si propone come un partner “paziente” e strategico, in grado di far crescere gli investimenti e moltiplicarne l’impatto, portando vantaggi concreti alle comunità e ai territori.
Il piano prevede di mobilitare circa quattro miliardi di euro, con un aumento del 65% rispetto al quinquennio precedente, e di attivare risorse complessive per oltre cinque miliardi grazie all’effetto leva, coinvolgendo anche capitali privati. Tutto questo sarà possibile grazie a un modello che unisce crescita presidiata, sostenibilità, investimenti in infrastrutture e tecnologia digitale e attenzione al capitale umano, per affrontare sfide sempre più complesse.
Il presidente Beniamino Quintieri racconta il piano come un passo storico per l’Istituto, capace di confermare il ruolo della banca come motore di sviluppo per sport e cultura e di promuovere un’Italia più coesa e innovativa. L’amministratore delegato Antonella Baldino sottolinea come l’ICSC voglia aumentare l’impatto sul Paese, evolvendo verso un modello integrato, digitale e strategico, capace di valorizzare la dimensione economica e sociale dei settori e di attrarre nuovi investimenti di lungo termine. Il piano si sviluppa su quattro direttrici principali: business, fondi pubblici, finanza e digitale.
Sul primo fronte, la banca rafforza il ruolo di partner degli enti locali, sostiene le associazioni sportive e culturali, accompagna le imprese nella crescita e nell’internazionalizzazione, puntando a grandi progetti infrastrutturali come stadi, studentati, riqualificazione urbana e valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Sul fronte dei fondi pubblici, l’ICSC punta a mobilitare risorse nazionali ed europee, gestendo strumenti finanziari diversificati, tra cui il nuovo Fondo Italiano per lo Sport, pensato per sostenere l’intera filiera, dagli impianti di base ai grandi eventi internazionali, con finanziamenti, garanzie, equity e contributi a fondo perduto.
La strategia finanziaria prevede anche un rafforzamento della raccolta dai mercati dei capitali attraverso social bond, coerenti con I principi ESG. Il digitale diventa la chiave per una banca più efficiente, sicura e vicina ai bisogni degli stakeholder. Con questo piano, l’ICSC non finanzia solo progetti: crea un vero ecosistema, dove sport e cultura diventano leve di sviluppo economico e sociale, capaci di lasciare un segno concreto nelle comunità italiane. L’obiettivo è chiaro: un’Italia più unita, innovativa e vivibile, dove investimenti, partecipazione e creatività camminano insieme.
Torna alle notizie in home