Esteri

Israele nel caos dopo la prima approvazione della riforma dei tribunali

di Martina Melli -


Scontri, proteste e traffico bloccato in tutto Israele dopo che la knesset ha approvato in prima lettura, un disegno di legge che limita i poteri di supervisione della Corte Suprema. Il ddl fa parte della controversa riforma della giustizia, portata avanti dal primo ministro Benjamin Netanyahu e da tutta la sua coalizione, composta dal suo stesso Likud e dagli alleati ultranazionalisti e ultraortodossi.

La legislazione annulla il parametro di “ragionevolezza” utilizzato dai tribunali, ovvero il potere della Corte Suprema di respingere le decisioni prese dal governo, dai ministri e dai funzionari eletti dichiarandole “irragionevoli”. Secondo i critici una tale legge invita alla corruzione e agli abusi di potere. I fautori, al contrario, affermano che faciliterà una governance efficace limitando l’intervento del tribunale. Il piano di revisione, di cui il ddl fa parte, ha provocato più di sei mesi di proteste da chi teme che questo governo di estrema destra spinga via via il Paese verso un regime autoritario.

Durante gli scontri, decine di persone che bloccavano un’arteria principale verso Gerusalemme sono state allontanate dalla polizia con un cannone ad acqua; un nutrito gruppo che ostruiva un’autostrada vicino alla città centrale di Modiin è stato arrestato. All’incrocio di Karkur, vicino a Hadera, i manifestanti hanno bloccato la Route 65 con un enorme striscione che titolava: “Nessun ingresso per la dittatura”.

Il ddl deve ancora passare altri due voti prima di poter essere convertito in legge. Ma con 64 dei 120 seggi al parlamento, la coalizione di governo di Netanyahu sembra destinata a trionfare, e se ciò dovesse accadere, le proteste molto probabilmente si intensificheranno. Il Presidente Herzog intanto ha invitato le parti a riprendere i colloqui per risolvere “le questioni fondamentali che ci stanno lacerando”, ma Netanyahu si è detto determinato a portare avanti la legislazione sulla selezione giudiziaria nella sessione invernale della Knesset, che si aprirà a ottobre.


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