Esteri

Usa, ancora proteste per Gaza: proiettili di gomma contro gli studenti dell’Università dell’Arizona

di Claudia Mari -


Proseguono le proteste nelle Università degli Stati Uniti per la guerra in corso sulla Striscia di Gaza: la polizia ha sparato proiettili di gomma e al peperoncino contro i manifestanti e gli studenti dell’Università dell’Arizona, durante le manifestazioni di gruppi di filo-palestinesi e filo-israeliani.

Secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine, è stato fatto un “uso minimo” di munizioni al peperoncino e di gomma e riportano di aver “indossato attrezzature tattiche di sicurezza per disperdere la folla”. “Non avevano altra scelta se non quella di adottare misure significative di fronte alle azioni pericolose di centinaia manifestanti”, ha dichiarato il presidente dell’Università dell’Arizona Robert Robbins.

Intanto le proteste proseguono in tante altre università del Paese: ci sono state decine di arresti in altre proteste negli atenei, dal Texas al New Hampshire e alla California, dove si sono registrati anche diversi feriti.

 Sarebbero almeno 15, infatti, le persone che sono rimaste ferite nel campus della Ucla (University of California) a Los Angeles in seguito a scontri durante una protesta “diventata violenta” tra filo-palestinesi e filo-israeliani. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno ordinato la dispersione di oltre un migliaio di studenti che si sono radunati a sostegno della causa di Gaza, avvertendo tramite altoparlanti che chiunque si rifiutasse di andarsene sarebbe stato arrestato.

Una grande folla di studenti, ex studenti e persone si è ammassata sui gradini del campus fuori dall’area dove sono state allestite delle tende, e si sono seduti ad ascoltare vari oratori unendosi poi ai cori di sostegno alla causa palestinese. Alcuni hanno anche distribuito occhiali ed elmetti, oltre ad allestire postazioni di assistenza medica.

Nello stesso momento, un piccolo gruppo di studenti con cartelli e magliette a sostegno di Israele e del popolo ebraico si è radunato nelle vicinanze, provocando gli scontri con gli altri manifestanti a difesa di Gaza.


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