“La Dottrina sociale della Chiesa solido riferimento alle sfide del nostro tempo”
Si è tenuto lo scorso 27 ottobre, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma, il convegno dal titolo “La dottrina sociale della Chiesa nell’era dell’incertezza”, un importante momento di riflessione promosso per approfondire il ruolo del pensiero sociale cristiano di fronte alle trasformazioni e alle sfide del mondo contemporaneo. L’incontro è stato aperto dalla Santa Messa celebrata da Sua Eminenza il Cardinale Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, e si è poi sviluppato in un dibattito ricco di spunti teologici, culturali e politici.
A moderare i lavori è stato il giornalista politico Marco Frittella, volto noto del servizio pubblico, che ha introdotto gli interventi dopo il saluto inaugurale di Mons. Pietro Bongiovanni, parroco della chiesa di San Salvatore in Lauro. Tra le autorità presenti figuravano Sua Eminenza il Cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale della Diocesi di Roma, l’On. Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri, l’On. Stefano Fassina, già Viceministro dell’Economia e delle Finanze, e l’Avv. Giuseppe Pedrizzi, presidente dell’UCID Lazio (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti).
L’evento ha posto al centro dell’attenzione il valore permanente della dottrina sociale della Chiesa come bussola morale e culturale, capace di orientare la società in un tempo segnato da crisi globali, trasformazioni tecnologiche e perdita di riferimenti. In un contesto dove le ideologie sembrano aver esaurito la loro spinta e il relativismo domina il dibattito pubblico, il pensiero sociale cristiano è stato indicato come una risorsa stabile e concreta per la costruzione del bene comune. Particolarmente significativo l’intervento di Giuseppe Pedrizzi, che ha voluto sottolineare la differenza profonda tra l’approccio cristiano e le ideologie del passato e del presente.
“La dottrina sociale della Chiesa non è un’ideologia – ha sottolineato Giuseppe Pedrizzi. Mentre tutte le ideologie sono sempre destinate a essere superate dalla storia e smentite dalla realtà, la Dottrina sociale della Chiesa, che mette sempre al primo posto la persona umana, costituisce un riferimento solido e stabile di fronte all’incertezza ed alla complessità del nostro tempo, ed in particolare di fronte alle grandi sfide che vengono oggi dalla globalizzazione e dallo sviluppo delle nuove tecnologie, prima fra tutti l’intelligenza artificiale. L’unica risposta a queste sfide è un realismo illuminato dalla fede, per il quale l’innovazione debba essere sempre accompagnata da vigilanza, la tecnica guidata dalla coscienza, e la spinta verso l’efficienza sempre mitigata dai principi di equità e solidarietà sociale”.
Un passaggio che ha raccolto l’attenzione e l’approvazione dei presenti, mettendo in luce la visione di un umanesimo cristiano capace di leggere le trasformazioni del XXI secolo senza rinunciare ai valori fondamentali della persona e della comunità. Il convegno ha voluto ribadire come la dottrina sociale della Chiesa non rappresenti un sistema ideologico chiuso, ma un pensiero dinamico e realistico, fondato sulla dignità dell’uomo e sul primato della coscienza.
Temi come la giustizia sociale, la solidarietà, l’uso etico delle tecnologie e la necessità di una governance ispirata ai valori evangelici sono stati al centro del dibattito, che si è concluso con un appello al mondo politico, economico e culturale perché recuperi la centralità dell’etica e della responsabilità nell’agire pubblico. In un’epoca definita “dell’incertezza”, il messaggio emerso da San Salvatore in Lauro è chiaro: solo una visione che unisca fede, ragione e realismo può offrire risposte autentiche alle sfide del nostro tempo.
Torna alle notizie in home