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La Francia dichiara guerra alla libertà di stampa

di Martina Melli -


La Francia dichiara guerra alla libertà di stampa: questa la  durissima accusa al Governo Macron in seguito all’arresto della giornalista investigativa Ariane Lavrilleux che ha rivelato informazioni classificate dell’Intelligence francese.

Lavrilleux, nel novembre 2021 aveva infatti pubblicato una serie di articoli sul sito web investigativo Disclose, basati su centinaia di documenti classificati. Dai questi documenti, sarebbero presumibilmente trapelate informazioni su un’operazione di controspionaggio francese in Egitto (l’operazione “Sirli”), informazioni poi utilizzate dal Cairo per “una campagna di uccisioni arbitrarie” contro i contrabbandieri che operano lungo il confine libico.

Disclose ha descritto l’arresto come “un attacco inaccettabile alla segretezza delle fonti”. Anche la Société des Journalistes di France Télévisions e Reporters Sans Frontières (RSF) ha condannato la presa in custodia alla giornalista. Virginie Marquet, avvocato di Lavrilleux e Disclose, ha dichiarato pubblicamente: “Sono inorridito e preoccupato per l’escalation degli attacchi alla libertà di informazione e le misure coercitive adottate contro la giornalista di Disclose. Questa ricerca rischia di minare seriamente la riservatezza delle fonti giornalistiche”.

Dai documenti top-secret si comprende come le informazioni dell’intelligence francese siano state utilizzate in almeno 19 attentati dinamitardi contro i contrabbandieri nella regione, tra il 2016 e il 2018. I funzionari del governo francese avevano messo in guardia sul rischio di questa possibilità, e nonostante ciò l’operazione è stata comunque autorizzata a continuare.

“L’obiettivo di questo ultimo episodio di inaccettabile intimidazione dei giornalisti di Disclose è chiaro: identificare le nostre fonti che hanno rivelato l’operazione militare Sirli in Egitto. Nel novembre 2021, Disclose ha rivelato una presunta campagna di esecuzioni arbitrarie orchestrate dalla dittatura egiziana del presidente Abdel Fatah al-Sisi, con la complicità dello stato francese, sulla base di diverse centinaia di documenti contrassegnati come “difesa – riservata” ha fatto sapere Disclose in una dichiarazione ufficiale condivisa su X.

 


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