Editoriale

La lezione americana

di Adolfo Spezzaferro -


The Donald pronto per il bis alla Casa Bianca: la Corte suprema federale dichiara la sua eleggibilità in Colorado. Ora anche gli altri Stati che avevano tentato di ostacolare la corsa di Trump alle presidenziali dovranno adeguarsi alla sentenza. La lezione che arriva dagli Usa sembra rivolta a certe pessime pratiche del Belpaese. Come i tentativi di usare la giustizia come clava politica per colpire o abbattere gli avversari. Di questi tempi in effetti, da quando il leader repubblicano Usa ha iniziato ad avere problemi giudiziari, in tanti hanno paragonato la vicenda a quelle del quattro volte premier Silvio Berlusconi. In tanti avevano pure detto, come ce l’ha sempre fatta il Cavaliere lo stesso succederà con Trump. Anzi, negli Usa, baluardo della democrazia e del diritto romano, è ancora più sicuro che le questioni giudiziarie non si mischieranno con la politica. Ora in tanti possono dire che è andata proprio così: la Corte suprema federale ha disinnescato i tentativi di impedire a Trump di rivincere le presidenziali. Una lezione per l’Italia, in questi giorni alle prese con l’ennesimo caso di dossieraggio mirato a colpire avversari politici. Sicuri che la magistratura farà il suo corso e in attesa del parere sullo “Straino caso” da parte del procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo e del procuratore di Perugia Raffaele Cantone, ascoltati da Copasir, Commissione antimafia e Csm, intanto ascoltiamo le parole del leader del Gop. “Una grande vittoria per l’America”, sottolinea Trump. Se gli States sono quella land of freedom dove neanche l’uso politico della giustizia può avere la meglio sulla difesa della libertà, hanno vinto tutti gli americani.
Questo non significa che non ci saranno più processi a carico di Trump, ma semplicemente che questi processi non gli possono impedire di correre per il bis alla Casa Bianca. In attesa di vedere come andrà il Super Tuesday e di vedere se The Donald sbancherà in 15 stati su 15, possiamo già dire che per il presidente in carica Joe Biden e l’establishment dem si mette molto male. Un’amara considerazione finale, gli Usa – dove peraltro esiste ancora la barbara pratica della pena capitale – sono un po’ più avanti di noi, alle prese con i dossieraggi per colpire la maggioranza di centrodestra. Ancora non abbiamo imparato.


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