La scossa di Occhiuto: “Tajani ha preso l’impegno di portare Forza Italia al 20%. Mi pare che questo non stia accadendo”
Le note sono quelle di War Machine degli AC/DC, una musica certamente nuova per le stanze di Palazzo Grazioli che hanno ospitato per tanti e tanti anni Silvio Berlusconi. La scelta del brano sul quale Roberto Occhiuto, in qualità di vicesegretario di Forza Italia, ha fatto il suo ingresso al convegno ‘In libertà. Pensieri liberali per l’Italia’ sembra, dunque, già di per sé un modo per suonare la carica. Non contro qualcuno, men che meno contro Antonio Tajani, ci tengono a precisare dallo staff del governatore della Calabria. Una puntualizzazione che fa lo stesso Occhiuto a evento appena concluso. “Nei confronti di Tajani ho un sentimento di grande riconoscenza”, assicura.
Non una corrente, ma l’esigenza di dare una scossa
Poi la stoccata, rifilata con l’arguzia di chi sa che i numeri non mentono: “Tajani, insieme a me e ad altri dirigenti, ha assunto l’impegno di portare questo partito al 20%. Mi pare che invece questo non stia ancora accadendo”. Un concetto già espresso davanti alla platea intervenuta al convegno attraverso l’immagine di una “Forza Italia che galleggia” e che proprio per questo non riesce a intercettare quella fetta di elettorato che invece potrebbe votarla se solo fosse più aperta e coraggiosa rispetto ad alcune tematiche sociali. Dunque, quale è l’obiettivo di un’iniziativa che ha causato non pochi mal di pancia nell’universo azzurro? Guai a parlare di nuove correnti, definite come “cose polverose” ma, restando in tema di elettricità, piuttosto della necessità di “dare una scossa” al partito.
Il ritorno alle origini di Forza Italia guardando al futuro
L’idea sarebbe quindi una sorta di Forza Italia 2.0 che, guardando a dove tutto è partito – a conferma che la scelta di Palazzo Grazioli come location è tutt’altro che casuale – possa “concludere ciò che Berlusconi ha iniziato”, quella grande “rivoluzione liberale” che rappresentava il sogno dello storico leader azzurro. Un disegno che, ovviamente, si inserisce nel più vasto ambito dell’intero centrodestra che deve diventare più ambizioso anche sui diritti civili. Esigenza questa ribadita in passato a più riprese da Marina Berlusconi e che il governatore della Calabria sembra sposare a pieno. In realtà, in Forza Italia tutti si dicono d’accordo con la posizione della primogenita di Berlusconi, eppure nulla in tal senso si è mosso. Da qui l’esigenza avvertita da Occhiuto di uno “stimolo”, di un contributo di innovazione e di idee che può certamente giungere anche dagli imprenditori intervenuti al convegno.
Gli azzurri presenti al convegno
Proposte ampiamente condivise dai diversi partecipanti al convegno. In particolare, dai parlamentari di Forza Italia sui quali era puntata l’attenzione di tutti dal momento che già la sola notizia dell’iniziativa di Occhiuto era stata accompagnata da un forte malumore, esploso con una sorta di tentativo di boicottaggio. Nonostante questo, oltre a Fabio Roscioli, tesoriere del partito e a Matilde Bruzzone, nuora di Paolo Berlusconi, indicati come “inviati della famiglia”, una pattuglia azzurra di oltre venti parlamentari di Forza Italia era lì presente nelle prime file. Tra loro anche due esponenti del governo, il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto e la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli e quello della Camera Giorgio Mulé.
Forza Italia rientra a Palazzo Grazioli con Occhiuto
Più di uno di loro, sia prima che dopo il convegno, ha espresso una certa emozione nel tornare dopo anni nel tempio romano del berlusconismo, pur consapevole del rischio che varcare la soglia di Palazzo Grazioli nel nome di Occhiuto avrebbe potuto provocare qualche problemino. “A me nessuno ha detto nulla”, riferisce in serata un deputato azzurro. “Comunque – ci tiene a sottolineare – parliamo di una manifestazione organizzata dal vicesegretario di Forza Italia. Perché non si sarebbe dovuti andare?”. Ad altri invece non è andata così bene e sono stati redarguiti per la loro presenza. Una seconda scossa dopo quella che ha inteso dare Roberto Occhiuto.
Torna alle notizie in home