Editoriale

L’aggressione al liceo romano ci ricorda Gaza

di Adolfo Spezzaferro -


Ieri studenti e prof di un liceo romano che confina con una sinagoga a Monteverde sono stati aggrediti da esponenti della comunità ebraica, a quanto pare perché i ragazzi durante l’orario scolastico avrebbero intonato cori pro Palestina. All’uscita, alle 13.30, sarebbero stati picchiati da signori (si fa per dire) in età adulta, stessa sorte per i prof che hanno provato a difenderli.

Ci sono le testimonianze, le denunce, è intervenuta la polizia. Il fatto però ci fa riflettere per una terribile somiglianza con la tragedia di Gaza. Come è noto, il genocidio palestinese è giustificato dal governo israeliano con la rappresaglia per eliminare Hamas dopo l’attacco del 7 ottobre. L’Onu e la comunità internazionale (ad eccezione degli Usa di Trump) ritengono che aver raso al suolo la Striscia vada ben oltre la vendetta. Sono crimini impuniti.

Magari l’aggressione di ieri contro i liceali e i docenti del Caravillani non resterà impunita, ma la sproporzione resta: i ragazzi non hanno urlato slogan contro gli ebrei o gli israeliani, ma a favore dei palestinesi.


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