Sciopero ferrovieri, possibili cancellazioni. Landini: “Pieno sostegno”
Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini sostiene lo sciopero dei ferrovieri che è iniziato oggi e durerà per otto ore. L’agitazione per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto alla fine dello scorso anno. La giornata si è aperta con una dichiarazione, giunta da Trenitalia, secondo cui si rischiano possibili cancellazioni o variazioni per l’astensione dal lavoro proclamata dai dipendenti di Trenord, Trenitalia, Trenitalia Tper e Gruppo Fs. Lo sciopero è stato indetto da Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti: “La mobilitazione – hanno chiarito i sindacati in una nota – si rende necessaria in quanto, sebbene nel corso del negoziato si siano fatti significativi passi in avanti, non si è ancora trovato un punto di mediazione coerente con le richieste delle organizzazioni sindacali”. A queste motivazioni si uniscono quelle snocciolate dal leader Cgil Landini che ha affermato: “Pieno sostegno allo sciopero dei ferrovieri per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto il 31 dicembre 2023”. E quindi ha aggiunto: “Quella dei ferrovieri, insieme a molte altre, sia nel settore pubblico che in quello privato, è un’altra importante categoria senza contratto e ancora senza un rinnovo che permetta di aumentare il valore reale dei salari anche in rapporto all’inflazione. Tutto questo è inaccettabile. Per questo è necessario dare ora una decisiva accelerata alla trattativa, riconoscendo agli oltre 90 mila ferrovieri e lavoratori degli appalti, oggi in sciopero, un adeguato aumento salariale, in grado di aumentare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione e ottenere, dal punto di vista normativo, un’adeguata conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro”.
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