Politica

L’autogol di Anpi e Pd: se a dividere sono pure le rievocazioni storiche

di Adolfo Spezzaferro -


Dalle polemiche sul 25 aprile non esiste Liberazione, come nel caso della contromanifestazione dell’Anpi in occasione della sfilata della Colonna della libertà a Mirandola, in provincia di Modena. Dalla prima edizione del 2008, la sfilata storica lungo i luoghi simbolo dell’avanzata degli Alleati, è un appuntamento chiave delle celebrazioni del 25 aprile. Si tratta di mezzi e divise dell’epoca che sfilano nelle città italiane, proprio dove furono protagonisti durante la Campagna d’Italia. Jeep e tank degli Alleati, dei liberatori insomma. Ma l’Associazione nazionale partigiani d’Italia non ha apprezzato la scelta del sindaco leghista Alberto Greco di far sfilare a Mirandola la Colonna della libertà. Per cui ieri l’Anpi locale ha respinto l’invito dell’amministrazione comunale e ha svolto una contro-commemorazione, assieme ai parlamentari del Pd Stefano Vaccari e Andrea De Maria. Quello che è curioso è che la stessa Anpi in altri territori aveva patrocinato l’iniziativa storica, che invece a Mirandola è stata ostracizzata. Forse per via della giunta leghista. Anche se ufficialmente la causa del rifiuto sarebbe la presenza di mezzi e divise tedeschi nel corteo – per l’appunto – storico.
La Colonna della Libertà, in ogni caso, è arrivata regolarmente ed il suo fascino ha attirato tanti cittadini per le strade e in piazza Costituente, dove era stato allestito il palco comunale. Assieme al sindaco Alberto Greco, autorità civili, militari, religiose, il sindaco di Caravate (Va) Nicola Tardugno, l’ex ministro Carlo Giovanardi e i rappresentanti della base militare americana Ederle di Vicenza. “Ho scelto l’articolo 11 della nostra Costituzione, per aprire il mio discorso in occasione delle celebrazioni della Festa della Liberazione – ha dichiarato Greco – poiché ritengo che in esso siano contenuti i significati più puri di una festa che, a 78 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, l’ultimo combattuto sul nostro suolo, debba finalmente riuscire ad unire senza escludere nessuno. La lotta di liberazione rese il Paese padrone del proprio destino: un destino di libertà, sancito dalla Costituzione. Essa, scritta dai padri costituenti, rappresenta ancora oggi la linea di demarcazione fra la libertà ottenuta con la liberazione del nostro suolo dall’occupazione tedesca e qualsiasi spinta totalitarista”.
Giovanardi dal canto suo ha parlato di “clamoroso autogol da parte di Anpi e Pd”. “Trovo davvero incomprensibile la contestazione di questa iniziativa da parte dell’Anpi e dai parlamentari locali del Pd, con la scusa che fra i cento e più mezzi militari ce ne fossero alcuni dell’esercito tedesco. Non si capisce poi perché i rappresentanti dell’Anpi, presenti in piazza, abbiano rifiutato l’invito pubblico del sindaco a salire sul palco per festeggiare assieme la Liberazione del nostro Paese. Per quanto ci riguarda siamo stati convintamente presenti anche per ricordare il significativo apporto alla Liberazione della Resistenza cattolica monarchica azionista liberale e socialista, del Regio esercito e di tutti quelli che si opposero all’occupazione dell’Italia da parte dei nazisti, donandoci libertà e democrazia”.

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