L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Editoriale

Le grandi meraviglie l’habitat violato e la Corte dei conti

di Adolfo Spezzaferro -


La Grande muraglia, le Piramidi, Petra, fino ad arrivare alla Diga di Assuan e al Canale di Panama. Per realizzare queste grandi meraviglie l’uomo ha gravemente impattato sulla natura, distruggendo foreste, deviando corsi d’acqua, alterando per sempre l’habitat e sconvolgendo flora e fauna locali. Per realizzare quelle meraviglie di cui gode l’intera umanità c’è stato un prezzo da pagare: la violazione dell’habitat naturale.

Ecco, la Corte dei conti ha reso note le motivazioni principali della bocciatura del Ponte sullo Stretto, tra cui proprio la violazione della direttiva 92/43/CE meglio nota come direttiva Habitat. Tale norma vieta ai Paesi membri di realizzare grandi opere che abbiano impatti negativi sull’habitat a meno che non esista alcuna alternativa possibile e l’opera risponda a “motivi imperativi di rilevante interesse pubblico”. Ora il Ponte sullo Stretto non ha alternative possibili – ci pare evidente – ed è di enorme interesse pubblico, come è altrettanto evidente. Quindi, prendiamo atto della decisione dei giudici contabili, ma ubi maior – le grandi meraviglie – minor cessat.


Torna alle notizie in home