Leone XIV: “Dalle famiglie viene generato il futuro dei popoli”
Il 29 maggio scorso, con una decisione a sorpresa, Papa Leone XIV si è recato a Castel Gandolfo presso l’antica Alba Longa, da sempre residenza estiva dei Pontefici. Non è dato sapere se per soggiornarvi ma, intanto, per visitare il Borgo Laudato si’, il centro di formazione ecologica voluto da Francesco nel 2023, situato all’interno della storica residenza pontificia. Il Santo Padre, prima di rientrare in Vaticano, si è soffermato nel palazzo apostolico, oggi sede museale. Il Borgo Laudato si’, sorto nei Giardini delle Ville Pontificie, ospita il Centro di Alta Formazione dedicato all’educazione ecologica. Si può ritenere pertanto, con la sua presenza, che Leone XIV abbia voluto sottolineare l’impegno della Chiesa nella cura della Casa comune. Di certo tale visita ha suscitato molto entusiasmo, visto che il suo predecessore scelse di non soggiornarvi: chissà se il nuovo Pontefice, dopo dodici anni, deciderà di tornarci.
Altro momento significativo da ricordare è avvenuto domenica scorsa, dove sul Sagrato della Basilica di San Pietro si è svolto, come da programma, il Giubileo delle famiglie. Nella sua omelia, Papa Leone XIV ha parlato proprio del sacramento del matrimonio, definendolo testualmente come il “vero amore tra l’uomo e la donna”. Egli ha anche parlato del frutto di tale unione: ossia i figli, e della educazione che dovrebbero ricevere dai genitori, insieme al rispetto dovuto a questi ultimi in virtù del loro ruolo. Insomma riflessioni importanti alle quali ha aggiunto anche parole dedicate agli anziani, ed ai nonni in particolare. Inoltre, nel suo pensiero, il Sommo Pontefice ha aggiunto: “Il matrimonio non è un ideale, ma il canone del vero amore tra l’uomo e la donna: amore totale, fedele, fecondo”.
Sicuramente è indubitabile che tali parole da parte del Santo Padre siano fondamentali, in quanto identificano l’essenza di tale sacramento. Prevost, inoltre, ha sottolineato che questo amore “rende capaci, a immagine di Dio, di donare la vita”. Dal canto suo, il pontefice è molto legato alla famiglia di origine la quale, come è noto, era molto cattolica e affiatata. Egli ha invitato tutti i genitori ad essere “esempi di coerenza, comportandovi come volete che loro si comportino, educandoli alla libertà mediante l’obbedienza, cercando sempre in essi il bene e i mezzi per accrescerlo. E voi, figli, siate grati ai vostri genitori: dite grazie, per il dono della vita e per tutto ciò che con esso ci viene donato ogni giorno”.
Leone XIV ha avuto un pensiero anche per i nonni e gli anziani, proprio come il suo predecessore, Francesco, il quale dì sovente si rivolgeva proprio a loro in questi termini: “Infine a voi, cari nonni e anziani, raccomando di vegliare su coloro che amate, con saggezza e compassione, con l’umiltà e la pazienza che gli anni insegnano”. Durante questo nuovo appuntamento del Giubileo 2025, il Santo Padre ha anche lanciato un appello per l’unità nella famiglia, segno di pace per tutti: “È questo che vogliamo annunciare al mondo: siamo qui per essere ‘uno’ come il Signore ci vuole ‘uno’, nelle nostre famiglie e là dove viviamo, lavoriamo e studiamo: diversi, eppure uno, tanti, eppure uno, sempre, in ogni circostanza e in ogni età della vita”. Il pontefice statunitense, sempre durante l’omelia, ha detto che “in famiglia la fede si trasmette insieme alla vita, di generazione in generazione: viene condivisa come il cibo della tavola e gli affetti del cuore. Ciò la rende un luogo privilegiato in cui incontrare Gesù, che ci vuole bene e vuole il nostro bene, sempre”. Il Pontefice ha poi aggiunto che grazie all’unità “saremo segno di pace per tutti, nella società e nel mondo. E non dimentichiamo: dalle famiglie viene generato il futuro dei popoli”. Concludiamo con le parole di Gesù il quale, in risposta ai Farisei, si rivolse a loro così: “Chiunque manda via sua moglie e ne sposo un’altra, commette adulterio verso di lei; e se la moglie ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio” (Mr 10:11-12).
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