Politica

L’impegno della Chiesa: “Messe per la pace”

L'invito della Cei ai vescovi: "Pregare per una pace disarmata e disarmante"

di Maria Graziosi -


La Chiesa prega perché cessino le violenze in Medio Oriente e la Cei chiede ai sacerdoti di celebrare le messe “per la pace e la giustizia”. L’iniziativa è stata messa nero su bianco in una lettera dal cardinale Matteo Zuppi che ha scritto ai vescovi aggiornandoli sull’iniziativa che sancisce e ribadisce l’impegno della Chiesa per arrivare alla pace, in Medio Oriente e non solo.

Le messe per la pace

La richiesta che il cardinal Zuppi, arcivescovo di Bologna nonché presidente della Conferenza Episcopale italiana, è chiara e nitida. Si celebrino le messe per la pace. “Nell’attesa di ulteriori indicazioni per momenti da vivere ’coralmentè nelle nostre Chiese, tenendo in considerazione le precedenze dei giorni liturgici, è bene che per le celebrazioni dell’Eucaristia si utilizzino i formulari delle Messe ’Per la pace e la giustizia’ e ’In tempo di guerra e disordini’ dal Messale Romano alle pagine 894-896”.

“Una pace disarmata e disarmante”

Le ragioni alla base dell’invito rivolto dal cardinale Matteo Zuppi ai vescovi, e di conseguenza ai sacerdoti e alle parrocchie italiane, sono palesi. Ma, in determinati momenti, è sempre meglio evitare di dare le cose per scontate. E perciò Zuppi spiega l’appello a “intensificare la preghiera per una pace disarmata e disarmante”. E lo fa senza nascondere niente, citando il pontefice: “Il drammatico momento di violenza, odio e morte a cui stiamo assistendo ci impegna a intensificare la preghiera per una ’pace disarmata e disarmante. Accogliendo il pressante appello di Papa Leone XIV, tutte le nostre comunità sono invitate a chiedere al Re della Pace di allontanare al più presto dall’umanità gli orrori e le lacrime della guerra”.


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