Politica

L’INTERVISTA – Terzo mandato, Dreosto (Lega): “Basta vincoli dall’alto. Scelgano i cittadini da chi vogliono essere governati”

di Edoardo Sirignano -

MARCO DREOSTO SENATORE LEGA


“Terzo mandato? Scelgano i cittadini da chi vogliono essere governati, senza vincoli imposti dall’alto”. A dirlo Marco Dreosto, senatore della Lega.

Qualcuno sostiene che la partecipazione della Lega alla marcia per Navalny è ipocrita. È d’accordo?

Guardi, io ora sono al confine tra Gaza e Israele per visitare i kibbutz oggetto del massacro del 7 ottobre. Sono stato a Washington dove sono stato ricevuto alla Casa Bianca – proprio il 24 febbraio, data di inizio della guerra in Ucraina – e intrattengo rapporti stretti con il partito repubblicano USA. Quando ero europarlamentare, sono stato nella prima storica ufficiale visita europea a Taiwan. Ho definito brutale e inaccettabile l’invasione russa davanti ai massimi vertici europei. Che me lo dicano a me di essere ipocrita. Poi ricordo alle male lingue che sia in Italia ma anche a Bruxelles, la Lega ha votato tutti gli aiuti alla popolazione ucraina, inclusa anche (al Parlamento europeo) una condanna al regime di Putin per il trattamento proprio di Navalny. Siamo davanti ad un allineamento di potenze autocratiche: Russia, Cina, Iran. Un momento geopolitico particolarmente difficile. Se Magi o chi per lui vuole trovare i suoi 10 minuti di popolarità, che faccia pure. A me interessa più l’unità della politica italiana per la manifestazione.

Sulla guerre la Lega è per fermare conflitti che servono solo a tartassare i cittadini. Questa posizione non rischia di rompere la maggioranza, considerando che più di qualche alleato è per la vittoria di Zelensky a ogni costo?

Proprio per quello che ho detto prima, per il momento difficile da un punto di vista geopolitico, è importante mantenere l’unità quando si parla di politica estera e difesa dei nostri interessi strategici nazionali. Ed è questo che la coalizione sta facendo. Noi come Lega abbiamo sempre in tutti i documenti sostenuto la necessità di continuare nel sostegno all’Ucraina e abbiamo invocato anche un’accelerazione della diplomazia internazionale, ovverosia compiere tutti gli sforzi affinché cessino le ostilità. Non è facile e l’aggredito non si deve trovare sullo stesso piano dell’aggressore, chiaramente. Vede, abbiamo diversi fronti aperti: quello ucraino, quello Medio Orientale (dove mi trovo e ribadisco il concetto che il primo nemico della popolazione palestinese è Hamas), e fra poco rischia di aprirsi un ulteriore fronte nell’Indo – Pacifico. Necessario guardare nel suo insieme queste crisi e ragionare su come evitare ulteriori escalation.

⁠La Lega, intanto, frena sul terzo mandato. Che idea si è fatto sull’argomento?

Che scelgano i cittadini da chi vogliono essere governati senza vincoli imposti dall’alto. Mi sembra una posizione di buon senso. Ci sarà una discussione nella maggioranza e – come sempre – troveremo la soluzione. La sinistra si metta il cuore in pace: governeremo fino a fine mandato.

Von der Leyen annuncia la sua nuova candidatura, ma cambiando linea su ambiente e difesa. Forse immagina di trovare qualche alleato a Palazzo Chigi?

Green Deal, voluto dal commissario socialista Timmermans, è stata una mazzata senza precedenti per le nostre imprese, i nostri agricoltori e per la nostra economia. Ha minato i nostri interessi strategici industriali avvantaggiando i competitor, Cina su tutti. Un disastro su tutti i fronti. Io non so chi ci sarà al vertice della Commissione europea tra poco ma sicuramente il Green Deal dovrà essere rimosso. Quanto alla Difesa, sono anni che evidenzio la necessità di maggiori investimenti nel settore. Investire in Difesa vuol dire difendere i nostri interessi nazionali strategici (che non si difendono solo all’interno dei confini ma anche più lontano, vedasi la situazione dello Stretto di Suez e i relativi interessi dei Porti italiani, Trieste e Genova su tutti). Se dovessero arrivare collaborazioni europee dovranno essere eventualmente analizzate bene per non trovarsi a partecipare a un qualcosa da spettatori ma ricordo che senza politica estera comune, avere un esercito europeo è utopico per cui sono curioso di vedere come si potrebbe sviluppare tale discorso.

Cosa ne pensa della linea del segretario di smarcarsi su più fronti dalla premier Meloni?

C’è un programma comune per il quale siamo stati votati che è la stella polare ma ogni movimento poi agisce nella maniera che ritiene più efficace e non potrebbe essere altrimenti, se no saremmo tutti nello stesso partito.

Se la Lega alle europee arriverà dietro Forza Italia, bisognerà già pensare a un nuovo segretario?

La Lega farà un buon risultato. Stiamo lavorando molto bene al governo e nei territori che governiamo. Sono fiducioso che i cittadini ci premieranno.

In Veneto, Fdi rivendica la Regioni. Stanno venendo meno quegli equilibri per cui il Nord spettava a chi fino a ieri lo ha amministrato?

Bisogna scegliere i migliori. Se qualcuno vince le elezioni prendendo il 60/70% mi sembrerebbe masochistico cambiarlo, a prescindere dal partito.

Candidare profili come Vannacci, togliendo spazio a militanti, è la giusta svolta?

    Profili di visibilità nazionale sicuramente aiutano e saranno affiancati da rappresentanti dei territori che sono fondamentali per un partito così radicato come la Lega. Un problema è la legge elettorale per le europee perché i collegi troppi grandi.. negli altri Paesi europei funziona in maniera diversa.

    La svolta meridionalista di Salvini, intanto, sembra esser fallita, considerando le percentuali della Lega nel Mezzogiorno…

      La Lega è rappresentata in tutte le istituzioni, dal Senato alla Camera, passando per il Parlamento europeo da ottimi deputati eletti nel sud che stanno facendo un grande lavoro per rappresentare questo territorio. Sono convinto del contrario di quello che ha detto lei.


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